Nessuna sorpresa. Si era detto in sede di presentazione che il percorso della cronometro di ciclismo su strada, prova valida per le Olimpiadi di Tokyo, fosse molto impegnativo e non adatta alle caratteristiche del campione del mondo Filippo Ganna. La zona attorno al circuito del Fuji, affrontata già nella prova in linea, aveva già fatto capire tante cose.
Infatti, i suoi 44,2 chilometri, e la bellezza di 830 metri di dislivello, hanno fatto sì che questa prova fosse adatta agli uomini di fondo, dotati di una grande resistenza. Non a caso, sono stati corridori completi come Primoz Roglic e il redivivo Tom Dumoulin a interpretare al meglio tutte le criticità di questo percorso. Lo sloveno, infatti, si è imposto co 1’01” di vantaggio su Dumoulin e 1’03” su Dennis. Per Ganna un quinto posto a 1’05” dalla vetta che lascia un po’ di amaro in bocca, ma che è stato valutato positivamente per quanto detto.
“Filippo ha fatto l’impossibile oggi. Lui sapeva tutto e a 5 km dall’arrivo si stava ancora giocando la medaglia. Dobbiamo solo dirgli bravo. L’abbiamo vissuta come si vive una finale olimpica, una grande emozione in cui cercavamo di fornire tutte le info a Pippo, ma ripeto: è stato bravissimo e sicuramente è pronto per fare bene in pista“, le parole del CT Davide Cassani.
Giova ricordare che l’altro azzurro, Alberto Bettiol, ha concluso 11° a 2’34”. E dunque l’attenzione di Ganna si sposta verso la pista, con la voglia di provarci e di fare la differenza insieme ai suoi compagni di Nazionale. Le motivazioni non mancano e anche la forma fisica è buona.
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