Il cinquantenne Davide Rebellin, alfiere del team Continental Work Service-Marchiol-Vega, ha sorprendentemente rivelato che appenderà la bici al chiodo al termine del 2022.
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Rebellin, classe ’71, vincitore in carriera di Liegi-Bastogne-Liegi, Amstel Gold Race e tre Freccia Vallone, sta recuperando da una frattura esposta a tibia e perone rimediata al Memorial Marco Pantani e si augura di tornare in sella quanto prima.
La settimana scorsa il ciclista azzurro ha seguito la propria squadra al Challenge de Maiorca con lo scopo di mettere chilometri nelle gambe in allenamento, senza disputare corse. Qui è stato intercettato dal quotidiano spagnolo Marca, a cui ha confidato i piani per il futuro: “Nel 2022 voglio porre fine alla mia carriera professionale. Sarà il mio ultimo anno”.
“Non volevo finire nel 2021 con tibia e perone rotti, voglio finire gareggiando, con un buon programma, dando il massimo e ottenendo buoni risultati – prosegue Rebellin – Ad aprile sarò più forte. Mi sento bene in allenamento, sto facendo cinque o sei ore. Ora devo spingere di più, anche se ho ancora dolore alla gamba e non si muove come dovrebbe. Non riesco a spingerla fino in fondo, perché devo recuperare forza e tono muscolare”.
Dopo quasi trent’anni nel professionismo il ciclista originario di San Bonifacio è diventato un punto di riferimento per i suoi giovani compagni di formazione: “Non sono solo un ciclista, ma anche un padre per questi ragazzi, ai quali trasmetto la mia esperienza. Sono un buon esempio e mostro buoni valori”.
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