Domani 12 febbraio sarà il giorno della Vuelta a Murcia, una delle prime corse da un giorno della stagione.
La gara spagnola viene riproposta in questo formato dopo che in passato ha assunto varie connotazioni, dalla corsa a tappe di cinque giorni a una corsa divisa in due frazioni.
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Al via diverse squadre World Tour che porteranno formazioni di grande valore per affrontare una gara che, a causa del suo profilo, ha un pronostico estremamente aperto. Il tracciato prevede infatti 183,2 km da Fortuna a Cartagena, in cui la maggiore asperità sarà rappresentata dall’Alto Collado Bermejo, lunga ascesa di 17,5 km al 5,4% di pendenza media che per l’occasione è stata ribattezzata “Cima Marco Pantani” in onore del pirata che vinse qui nel 1999.
La Cima Pantani è però piazzata quasi esattamente al centro del percorso e si scollinerà quando mancheranno ancora 90 km al traguardo, creando tutti i presupposti per un possibile rientro del gruppo e dei velocisti. Ultima difficoltà dove provare ad attaccare per chi vuole evitare un arrivo in volata sarà l’Alto el Cedacero, 5 km al 4,9% di pendenza media, ma con tratti anche in doppia cifra, controbilanciati da un breve risciacquo in contropendenza.
Il novero dei favoriti è quindi estremamente ampio in quanto è difficile prevedere l’andamento della gara. L’assenza del padrone di casa Alejandro Valverde, fermato dalla Movistar insieme a tutti i corridori presenti alla Volta Valenciana per un pericolo covid, rende ancora più impronosticabile il risultato. In caso di corsa dura, potrebbe essere favorito un profilo come quelli di Ion Izagirre, Brandon McNulty, o anche il nostro Lorenzo Fortunato.
Si dovesse arrivare in un gruppetto ristretto all’ultima ascesa, Diego Ulissi potrebbe provare a fare la differenza come già fatto tante volte in carriera. Non mancano infine i velocisti, che faranno di tutto per resistere in salita e giocarsi la volata, tra i più accreditati ci sono Nacer Bouhanni, Eduard Grosu, o gli azzurri Vincenzo Albanese, Davide Cimolai e Sacha Modolo. Attenzione anche al giovane eritreo Biniyam Girmay, grande talento con più opzioni possibili nel finale.
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