Si è tenuto a Roma il Giro d’Onore 2021, la manifestazione che ripercorso i trionfi di un anno magico per il ciclismo italiano. Tanti i campioni saliti sul palco a ricevere un riconoscimento per i trionfi e tra loro anche chi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 è riuscito a centrare una storica medaglia olimpica.
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Elia Viviani ha vissuto una stagione complicata, soprattutto in strada, ma ha saputo ritrovarsi sull’amata pista, prima con le emozioni olimpiche e poi con un fantastico titolo mondiale nell’eliminazione: “Il mio 2021 è ripartito da Tokyo, dall’investitura da portabandiera, dalla cerimonia d’apertura alla medaglia e poi chiuso anche con la maglia iridata inseguita per tanti anni. Insieme anche una soddisfazione personale che è quella del matrimonio con Elena” (Cecchini, ndr).
Il 2021 di Filippo Ganna è stato semplicemente indimenticabile. Il ricordo torna alla magica impresa del quartetto olimpico, con il piemontese capace di trascinare i compagni ad una rimonta epica: “Già dal mattino io volevo vincere e basta e avevo detto ai ragazzi chi non è pronto di testa può anche stare fuori. L’Olimpiade è una cosa che ovviamente che segnato, abbiamo abbattuto i nostri muri psicologici e siamo riusciti ad andare forte”.
Chi ha portato il quartetto azzurro così in alto è certamente Marco Villa. Anche per lui una stagione formidabile da CT della pista, con i trionfi olimpici e poi mondiali: “La forza di questo gruppo è quello di non aver recriminato i problemi. Ci siamo rimboccati le maniche. Spostamenti in macchina con il freddo, con il caldo, come nel telone di Novo Mesto”.
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