Adesso possiamo dirlo: Tom Dumoulin è tornato, e si è vestito di un argento olimpico che vale quanto un oro, dopo mesi in cui sembrava ormai sul punto di mollare una carriera divisa tra grandi corse a tappe, con la vittoria al Giro 2017, e quelle amate cronometro su cui ha costruito la sua identità conquistando, tra l’altro, un titolo iridato e due argenti alle Olimpiadi di Rio 2016 e proprio ieri a Tokyo 2020.
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Secondo alle spalle del compagno di squadra Primoz Roglic, il neerlandese è riuscito a confermare quanto di buono aveva fatto vedere tra il Giro di Svizzera, prima gara a cui ha preso parte in questo 2021 dopo otto mesi di stop, e la conquista del campionato nazionale di specialità. Anche se, con un parterre come quello che si è presentato a Tokyo, il bis d’argento di Tom non era poi così scontato.
“Ho deciso di tornare proprio per oggi – ha affermato Dumoulin ai microfoni di WielerFlits al termine della cerimonia di premiazione, orgoglioso del risultato ottenuto – Non è stato un percorso facile arrivare sin qui. Durante l’inverno ero andato in sovrallenamento e mi sono fermato, ma ho deciso di tornare con questo obiettivo. Alla fine è arrivato un argento, ma è rivestito d’oro perché oggi Primoz è stato di un altro pianeta”.
Le Olimpiadi erano il suo obiettivo primario. Ne è uscito soddisfatto, e adesso il portacolori della Jumbo-Visma è più che mai contento di poter dire che la sua stagione non è ancora finita. Ed è proprio ai microfoni di NOS che l’olandese ha confermato che proseguirà con le corse di fine anno: “Continuerò ad andare in bici. Ho deciso di continuare in queste settimane. Mi piace molto in questo modo, penso ancora che il ciclismo sia davvero un gran bello sport”.
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