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Patrick Lefevere (BEL - CEO - QuickStep - Floors) - photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2018

PATRICK LEFEVERE SU REMCO EVENEPOEL: “GLI DIAMO TEMPO FINO A 25 ANNI PER VEDERE SE POTRÀ LOTTARE PER UN GRANDE GIRO”


Nell’intervista rilasciata a Radio Peloton il general manager della Quick-Step Alpha Vinyl team Patrick Lefevere ha parlato del suo pupillo Remco Evenepoel, analizzando le prospettive future del giovane fenomeno. Il dirigente sportivo della formazione belga ha poi tracciato il bilancio di questo avvio stagionale, includendo nelle proprie considerazioni il deludente epilogo della Parigi-Roubaix.

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Queste le parole su Remco Evenepoel: “Remco ha solo 22 anni. Cosa ha ottenuto al Giro dei Paesi Baschi è molto promettente. Vogliamo dargli tempo fino a 25 anni per vedere se potrà lottare per la vittoria in un Grande Giro. In ogni caso sta migliorando sulle salite più ripide e va meglio anche in discesa, non vedo alcuna ragione di preoccuparsi o mettere troppa pressione su di lui“.

 

 

Le gerarchie in ottica Liegi-Bastogne-Liegi sono ancora da definire: “Evenepoel e Alaphilippe partiranno sullo stesso piano, perché questa corsa si adatta bene alle qualità di entrambi”. L’obiettivo è quello di riscattare l’amara delusione della Parigi-Roubaix corsa a Pasqua, quando la compagine di Lefevere ha dovuto rinunciare alla lotta per il successo a causa dell’incommensurabile sfortuna.

Tirreno Adriatico 2022 – 57th Edition – 2nd stage Camaiore – Sovicille 219 km – 08/03/2022 – Remco Evenepoel (BEL – Quick-Step Alpha Vinyl Team) – photo Luca Bettini/SprintCyclingAgency©2022

Avevamo iniziato bene l’Inferno del Nord, con sei atleti nel gruppo di testa con la Ineos. Sfortunatamente Kasepr Asgreen ha avuto una brutta caduta, Davide Ballerini ha forato due volte quando era davanti con Matej Mohoric, Florian Senechal è caduto perché uno spettatore ha toccato il suo manubrio”.

Il rammarico più grande riguarda però Yves Lampaert: “Tutti hanno visto cosa gli è accaduto. Non sto cercando scuse, ma ne sono successe di tutti i colori alla nostra squadra. Potrebbe essere pretenzioso dire che Lampaert avrebbe vinto, ma poteva arrivare terzo. Sono il primo ad ammettere che, in generale, la nostra primavera non è stata un grande successo, ma abbiamo delle giustificazioni”.

A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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