“Se Chris Froome tornerà quello di un tempo? Non so rispondere al momento”. Sono le parole di Rik Verbrugghe, direttore della Israel-Premier Tech, che si è espresso ai giornalisti sul futuro del corridore britannico. Froome ha vissuto stagioni davvero molte difficili e non ha mai pienamente recuperato dall’incidente del 2019 che ha rischiato di mettere fine anche alla sua carriera.
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Continua Rik Verbrugghe, parlando degli obiettivi e dei progetti per la nuova stagione del britannico: “Non ha senso fare piani sul suo programma di corse ora. Per prima cosa deve essere in forma al 100%. Spero che possa iniziare a correre dalla metà marzo. A febbraio va in ritiro per lavorare sulla sua forma. Sappiamo cosa bisogna fare per metterlo in linea con gli standard e faremo tutto il possibile”.
Froome resta il ciclista più pagato della Israel, ma i risultati non sono praticamente mai arrivati. Verbrugghe, però, non si sofferma solo sulle gare, ma spiega quanto sia comunque importante la presenza del britannico: “Chris è un nome importante. La sua presenza apre porte che altrimenti rimarrebbero chiuse. Il ciclismo è anche questione di reputazione e prestigio. Chris gioca un ruolo importante in questo ed è un esempio per i giovani corridori all’interno del nostro team”.
Lo stesso Froome ha parlato: “Non sono andato in ritiro l’anno scorso, quindi sono davvero felice di essere qui e di iniziare ad allenarmi con i ragazzi, ma ho dovuto ritardare sicuramente i miei programmi, perchè sento ancora male dopo l’infortunio della passata stagione”.
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