La stagione 2022 di ciclismo sta per prendere il via e tra i corridori che maggiormente attendono il ritorno alle gare c’è sicuramente il francese Thibaut Pinot, reduce da mesi molto difficili in cui la condizione non è mai arrivata, facendo breccia anche sulla situazione psicologica.
“Sono stati mesi interminabili, una sofferenza mentale – ha spiegato il ciclista a Ouest France – Soprattutto nel periodo del Giro, corsa che avevo voglia di fare e che era nel mio programma. C’erano corse tutti i giorni. Qualsiasi cosa tu faccia ti riporta alla tua condizione in quei momenti. Accendi Twitter, la tv, qualsiasi cosa, c’è sempre qualche notizia sul ciclismo. Persino la gente te lo ricorda quando vai a fare la spesa, quando vai in panetteria, soprattutto al mio paese. Non c’è un giorno in cui non mi parlano di bici. Tutti mi parlavano della Vuelta, ‘speriamo di vederti alla Vuelta’ e io rispondevo di sì, sapendo che non sarebbe stato possibile. Già a maggio lo sapevo, ma non potevo dir loro questo, non volevo deluderli”.
Ora però è il momento di guardare avanti e cercare di togliersi qualche altra soddisfazione, magari proprio in Italia. “Quando sono passato professionista ho fatto una lista di obiettivi. Li ho raggiunti quasi tutti, c’erano: essere campione di Francia, vincere in tutti e tre i Grandi Giri, vincere il Lombardia e indossare la maglia rosa al Giro. Mi manca solo quest’ultima cosa. La maglia gialla è sempre stata, per me da ragazzino, qualcosa di troppo grande, per questo ho sempre sognato di portare la maglia rosa del Giro”.
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