Grande spettacolo nell’ultima frazione della Vuelta a Andalucia 2022, sui 147 km che da Huesa portavano fino all’arrivo in salita di Chiclana de Segura. In una tappa che si spezza rapidamente in due è il tedesco Lennard Känma della Bora Hansgrohe a trovare l’azione decisiva e tagliare il traguardo con le braccia al cielo. Nel gruppo, staccato oltre un minuto e mezzo dalla testa della corsa, Wout Poels riesce a resistere agli attacchi degli avversari, mantenendo la maglia e vincendo la classifica generale.
La tappa è durissima sin dal primo chilometro, e già sulla prima ascesa del Puerto Fuente del Gallo si avvantaggia un folto gruppo di attaccanti. Il gruppo, focalizzato interamente sulla lotta per la generale, lascia andare i fuggitivi tra cui figurano i nomi di diversi corridori azzurri come Alessandro Covi, Lorenzo Fortunato, Matteo Trentin, Stefano Oldani e Simone Velasco.
Per battistrada e gruppo non c’è sostanzialmente mai un chilometro in piano, superato il secondo GPM di Puerto de Tiscar, la strada inizia a scendere in picchiata prima di risalire altre due volte prima del duro finale. Inevitabilmente tra i 19 corridori all’attacco c’è chi si stacca e chi prova ad allungare. Il tentativo più efficace sembra essere quello di Fortunato, insieme al tedesco Emanuel Buchmann (BOH) ed il belga Jimmy Janssens (AFC). I tre vengono poi ripresi dagli atri fuggitivi e sull’ascesa finale parte l’assolo di Känma che riesce a resistere alla rimonta, forse solo un po’ tardiva di Fortunato che arriva secondo. Con il terzo posto al traguardo Alessandro Covi riesce a conquistare la classifica a punti, in una Vuelta in cui ha anche vinto una tappa e indossato la maglia del liderato.
Wout Poels, sostenuto alla perfezione da tutta la Bahrain Victorious, riesce non solo a resistere ma anche ad arrivare davanti ai più diretti concorrenti in classifica con una decisa accelerata nel finale. La serratissima lotta per il secondo posto viene vinta dallo spagnolo della Total Energies Cristian Rodriguez che riesce a scavalcare di un solo secondo il colombiano Miguel Angel Lopez.
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