Si è appena conclusa la gara riservata alle Donne Elite dei Mondiali di Ciclocross di Fayetteville 2022.
La corsa si preannunciava molto spettacolare e le attese non sono state deluse. Marianne Vos ha battuto Lucinda Brand in volata per mettersi addosso l’ottava maglia iridata, mentre alle loro spalle l’azzurra Silvia Persico ha vinto il braccio di ferro contro Ceylin del Carmen Alvarado per mettersi al collo una storica medaglia di bronzo.
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Per l’Italia si tratta della seconda medaglia iridata al femminile, dopo l’argento ottenuto da Eva Lechner nel 2014, alle spalle della stessa Vos che oggi ha messo l’ennesimo mattoncino nella costruzione della sua leggenda. La campionessa italiana è stata protagonista di una gara praticamente perfetta, in cui si è prima riportata sulla testa della corsa, per poi gestire alla perfezione il duello con Alvarado, resistendo quando necessario ed approfittando di un piccolo problema avuto dalla avversaria nell’ultimo giro. L’atleta della Valcar ha così percorso la lunghissima scalinata da sola per poi arrivare sul traguardo con un meraviglioso sorriso stampato in faccia, battendo il cinque al pubblico presente sul rettilineo finale.
Copione simile per il duello annunciato tra le due orange per la vittoria. Il tracciato, molto veloce non ha dato grandi opportunità a Brand di staccare Vos, nonostante i ripetuti tentativi. Il testa a testa si è protratto quindi fino agli ultimissimi metri, dove la regina Marianne Vos ha fatto valere il suo migliore spunto veloce. Ormai non ci sono più aggettivi per descrivere quello che la nativa di ‘s-Hertogenbosch è riuscita ad ottenere nella sua carriera, in ogni disciplina delle due ruote. La vittoria odierna la proietta al primo posto per numero di titoli iridati nella storia, uomini o donne non fa differenza, superando il mito Eric De Vlaeminck.
Giornata più complessa per Eva Lechner che non va oltre un quattordicesimo posto, senza mai dare l’impressione di poter competere per un risultato importante. La grande veterana del Ciclocross italiano era alla sua dodicesima apparizione nelle rassegne iridate, un numero superato tra le atlete in attività solo dalla stessa Vos e dalla francese Caroline Mani. Sotto le aspettative anche la giovane ungherese Kata Blanka Vas, data tra le favorite per il podio alla vigilia e arrivata solo diciassettesima al traguardo. Alvarado dopo il problema tecnico riesce a resistere alla rimonta di Yara Kastelijn e Manon Bakker, che finiscono rispettivamente quinta e sesta. I Paesi Bassi piazzano quindi 5 atlete tra le prime 6, e l’unica bandierina che rompe questo dominio è quella tricolore di Silvia Persico, prima atleta non neerlandese a salire sul podio mondiale da 3 anni quando a riuscirci fu la belga Sanne Cant.
Queste le parole di PERSICO subito dopo aver tagliato la linea del traguardo: “Non me l’aspettavo, anche se ci speravo. Vengo da una stagione importante e dopo aver vinto il titolo italiano ho preso fiducia nei miei mezzi. Ringrazio tutta la nazionale che non ci ha fatto mancare nulla durante tutta la stagione, il mio team e il mio preparatore”.
La gara. “Sono partita tranquilla e anche nei giorni scorsi abbiamo vissuto serenamente l’avvicinamento. In corsa non ho mai mollato e quando le mie avversarie erano davanti a me sapevo di non dover cedere. Negli ultimi 2 giri la mia avversaria, la Alvarado, è stata molto furba e non tirava, così ho dovuto dare ancora di più“.
Le emozioni: “Ancora non ci credo a quando realizzerò sarò sicuramente felice. Un bronzo che vuol dire tanto. Negli ultimi mesi ho fatto molti sacrifici“.
Ordine d’arrivo:
1. VOS Marianne (Olanda) in 55:00
2. BRAND Lucinda (Olanda) a 0:01
3. PERSICO Silvia (Italia) a 0:51
4. ALVARADO Ceylin Del Carmen (Olanda) a 1:04
5. KASTELIJN Yara (Olanda) a 1:05
6. BAKKER Manon (Olanda)
7. ROCHETTE Maghalie (Canada) a 1:39
8. CLAUZEL Hélene (Francia) a 1:59
9. VAN DER HEIJDEN Inge (Olanda)
10. CANT Sanne (Belgio) a 2:12
11. HONSINGER Clara (Usa) a 2:27
12. BRANDAU Elisabeth (Germania) a 2:35
13. NASH Katerina (Reubblica Ceca) a 2:41
14. LECHNER Eva (Italia) a 2:48
15. NUSS Raylyn (Usa) a 2:51
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