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Le Classiche di Primavera tremano dinanzi al dilagare del Coronavirus. Gli ultimi dati sulla diffusione dell’epidemia, classificata questo pomeriggio Pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, fanno alzare il livello di attenzione su tutto il territorio europeo.
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In Belgio, in particolare, la preoccupazione cresce ora dopo ora in seguito alla comunicazione dei primi tre decessi causati dalla malattia e all’aumento dei casi di contagio. Verosimile immaginare che nei prossimi giorni il Governo possa adottare nuove misure straordinarie, come già avvenuto in Italia, per adeguarsi ai rapidi cambiamenti di scenario e contenere il più possibile il contagio.
Sorge spontanea la domanda su quale possa essere il destino delle grandi corse previste nelle prossime settimane. Domenica 5 aprile dovrebbe andare in scena l’attesissimo Giro delle Fiandre,appuntamento clou di una serie di classiche attesissime, ma allo stato attuale delle cose è difficile avere delle certezze. Tutto, verosimilmente, dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza nei prossimi giorni.
Al momento le istituzioni non hanno adottato misure particolarmente stringenti. Nei palazzi delle istituzioni europee sono stati ridotti al minimo gli eventi ufficiali, invitando i dipendenti a lavorare più possibile da remoto, mentre le scuole restano aperte, con la cancellazione, tuttavia, delle attività extra-curriculari. Si mantiene regolare anche l’attività negli stadi: la giornata del campionato di calcio belga prevista nel week-end si svolgerà senza alcuna limitazione a porte aperte.
Comunicazioni ufficiali da parte degli orgaizzatori delle corse non sono arrivati, ma gli scenari si dimostrano mutevoli. Il confronto con la diffusione dell’epidemia in Italia non fa ben sperare ed è lecito attendersi novità. “C’è preoccupazione. Non abbiamo al momento ricevuto delle linee guida dal Governo – aveva dichiarato nel pomeriggio il CEO di Flanders Classic Tomas Van den Spiegel a VTM – Ci sono ancora delle settimane davanti, dobbiamo vedere come si evolve la situazione. Dobbiamo tener conto anche di una possibile cancellazione della corsa, non abbiamo altra scelta”.
a cura di Luca pellegrini per inbici magazine
