Questa è la Route Bike: passione per il ciclismo e per l’eccellenza dei servizi.
Claudio Cappellano, fondatore di Route Bike è discendente di italiani emigrati in Brasile, nato e cresciuto con la passione per le due ruote, ma vivendo in un paese, dove la cultura del ciclismo è praticamente inesistente, ha dovuto creare spazio e servizi con le proprie forze. Così 3 anni fa decide di creare la Route Bike, una struttura costituita da ciclisti professionisti, officina con meccanico specializzato e preparatore atletico. Tutto questo per offrire ai brasiliani un servizio altamente specializzato per vivere questo sport a 360°.
Oggi Route Bike apre le porte del Paese verde oro puntando sul cicloturismo e tra le proposte, la punta di diamante, è un incredibile giro a tappe da Sao Paulo a Rio de Janeiro. Sono circa 600 km, costeggiando l’oceano tra la vegetazione atlantica, il verde mare e baciati dal calore e giallo del sole.
Per presentare il prodotto a livello internazionale, è stato invitato l’ex professionista italiano Claudio Chiappucci.
PERCORSI
Day by day
Giorno 1 – Bertioga/Maresias 70 km con 615 di dislivello
Il gruppo ha iniziato con un’intensità media e confortevole, approfitando del lungo tratto pianeggiante, giusto per ambientarsi alle alte temperture e all’umidità della costa paulista. Da qua, tutto il percorso si sviluppa in un sali e scendi tra le colline che dividono le piccole spiaggie, perciò ad ogni baia c’era una nuova salita da affrontare… e la curiosità di conoscere nuovi posti ci aiuta ad affrontare ogni fatica.
Arrivati, tutti contenti, subito a pranzo, ovviamente fronte mare!
Giorno 2 – Maresias/Ubatuba 103 km e 1.250 di dislivello
Oggi il percorso si è fatto sentire, soprattutto l’inizio, dove per fare 30 km abbiamo impiegato circa 2 ore! In realtà non è la quantità di salite ma come si presentavano che le rendevano impegantive… si pedalava ed improvisamente c’erano pendenze importanti. Verso la fine siamo stati fortunati di trovare un vento favorevole che ci ha aiutato a raggiungere la città di São Sebastião, con spiaggie sperdute e tratti di fitte foreste… semplicemente bellissimo. Da lì è stato veloce raggiungere la città di Ubatuba… e arrivati in hotel, tutti a godersi il bel sole e caldo in piscina!
Giorno 3 – Ubatuba/Paraty 84 km e 1.000 dislivello
Il percorso di oggi ricalca gran parte del tragitto della Granfondo di Ubatuba, uno dei principali eventi per cicloamatori in Brasile.
Il percorso si sviluppa in un continuo “quebra canela” (tradotto letteralmente indica: rompe le tibie) il modo dei brasiliani di definire il tipico sali scendi delle colline.
Arrivando in hotel, abbiamo approffitato del bellissimo panorama per un momento di relax in piscina, per poi recuperare definitivamenete le forze con un delizioso pranzo della cucina típica di Paraty. Una città molto graziosa che racconta tra le sue strade e vicoli la storia brasiliana. La città era il porto principale utilizzato dai portoghesi per esportare l’oro in epoca coloniale.
Giorno 4 – Paraty/Angra dos Reis – tappa corta, ma molto veloce 55 km con 500 di dislivello fatta con 38 km/h di media
Se avevamo visto bei paesaggi, la giornata di oggi ci ha stupito nuovamente!
Sono stati pochi km, ma con tempo sufficiente per fermarsi e scattare delle belle foto. Il clima era caldo, un cielo azzurro che si incontrava con l’orizzonte blu del mare e nessun ciclista poteva perdere l’occasione di immortalare questa giornata perfetta.
Ad ogni curva una nuova spiaggia incontaminata. La voglia di mollare tutto e buttarsi in acqua era forte, ma sapevamo di dover proseguire poichè c’erano ancora tante belle sorprese più avanti.
Il percorso finisce davanti ad una bellissima “churrascaria” il típico ristorante brasiliano dove si mangia il barbecue allo spiedo e si beve una birra estremamente ghiacciata, come amano i brasiliani.
Giorno 5: Angra – Rio de Janeiro attraverso le bellezze della Serra do piloto – 84 km e 1.900 di dislivello
Partenza da Mangaratiba, un piccolo villaggio appena fuori Rio e ai piedi del nostro nuovo percorso, la Serra do Piloto. Per chi non crede che in Brasile ci sono le montagne… Siamo partiti in circa 70 persone, tutti insieme con il nostro idolo Chiappucci, ma molto presto, dopo solamente 2,5 km, incontriamo la prima salita: sono 9,5 km con 4% di pendenza media.
Proseguiamo per circa 28 km di un continuo sali scendi tra il verde delle montagne raggiungendo il suo punto massimo a 614 metri sopra il livello del mare. Facciamo una breve sosta per rifornimento, per poi continuare il percorso fino al villaggio di Rio Claro. Rientrati al punto di partenza prendiamo un transfer che ci porta direttamente al nostro hotel a Barra da Tijuca, ovviamente fonte mare.
Giorno 6 – Cristo – 65 km con 1.75 di dislivello
Partenza dal quartiere Barra da Tijuca, proseguendo in direzione sud e passando per la badalata spiaggia del Leblon.
Giunti alla Lagoa Rodrigo de Freitas, sita nei piedi del Cristo, l’emozione ci ha colto in pieno… lo guardavamo così in alto senza poter credere di arrivare lassu. Abbiamo proseguito per il Giardino Botanico, dove affrontiamo la prima salita: Dona Castorina 4,5 KM CON 9,1% DI PENDENZA MEDIA, E MASSIMO DI 22% arrivando già a 413 di dislivello. Si prosegue attraverso il Parco Nazionale della Tijuca fino ad arrivare al punto panorâmico chiamato Vista Chinesa e Mesa do imperador (tavola dell’imperatore). Quest’ultima così chiamata grazie al Don Pedro che utilizzava questo imponente tavolo di pietra per deliziare la sua colazione con una vista estrepitosa!
Appena in tempo per prendere il fiato e si inizia la salita del Sumaré, passando per la strada delle Paineiras… un posto incontaminato dove è proibito il transito alle macchine. Sono circa 4km, con una pendenza media del 5%, dove c’eravano solo noi con la natura. Interessante notare i cartelli che si presentano durante tutto il percorso e che avverte i turisti dalla presenza di animaletti selvatici, come il típico Mico, una specie di scimmietta che adora il contatto con le persone.
Alla fine della salita ci troviamo di fronte all’hotel delle Paineiras, e da qua affrontiamo l’ultima salita che sono 2,1 km con una pendenza media del 9% e punte del 26, arrivando a 680 di dislivello dal mare.
E dopo tanti chilometri arriviamo finalmente all’immensità del Cristo, la cartolina di Rio de Janeiro, dove possiamo godere di un panorama mozzafiato, anche in presenza di nuvole e umidità che ci hanno accompagnato nell’ultimo tratto… potendo confermare la sua fama internazionale di città MERAVIGLIOSA!
Per la realizzazione di questo evento abbiamo avuto la valida e importante collaborazione del Comune di Rio, polizia municipale, CET-Rio che coordina il transito di questa grande città, e Incibio che è l’ente del parco nazionale della Tijuca. Siamo stati per tutto il tempo “scortati”, dove non c’erano incorci e semafori non presidiati… abbiamo pedalato in tutta sicurezza e con grande professionalità di una città che ha lavori in corso e si sta preparando per le Olimpiadi 2016.
INTERVISTA: Claudio Chiapucci
1) Claudio cosa ti ha portato in questi luoghi … Com’è stata l’esperienza? Cosa ti è piaciuto di più?
La curiosità mi ha mosso verso un paese mondialmente conosciuto per l’eccellenza nel calcio, e non avevo mai pensato di attraversare l’oceano per scoprirlo in bici.
È stato davvero incredibile! Oltre all’esperienza culturale e ciclistica, ho fatto tanti amici. Eravamo un gruppo molto affiatato. Sicuramente un’esperienza da ripetere!
Cosa mi è piaciuto di più? Difficile dire… è stato davvero sorprendente. Sono partito dall’Italia a fine ottobre, dove il freddo iniziava a farsi sentire. Arrivare al caldo è stato bellissimo, ed ho potuto allungare ancora la mia stagione ciclistica. Poter pedalare grazie a un clima bellissimo, conoscere una nuova cultura, vedere paesaggi fantastici, fare nuovi amici… duro scegliere tra tutte queste meraviglie!
2) Qualche consiglio per chi vuole pedalare in Brasile?
Consigli per chi vuole venire a pedalare in Brasile: personalmente ho scoperto molto di più di quello che pensavo. La mia esperienza è stata incredibile: ho potuto consocere la gente, vivere la cultura locale e capire quanto è diverso il Brasile rispetto a quello che viviamo in Europa, oltre al fatto di sorprendermi con le belle montagne che abbiamo affrontato. È importante prepararsi e farsi consigliare dalle persone locali: sapere dove andare ed avere un supporto durante i percorsi è fondamendate. Qua ho trovato il gruppo Route Bike che mi ha stupito per la qualità ed efficienza dei servizi offerti ai ciclisti.