Due figure qualificate ed indispensabili alla buona riuscita di una competizione. Ruoli differenti e professionalità al servizio della sicurezza e del corretto svolgimento della gara
Quante volte, alla tv o dal vero, in occasione delle gare ciclistiche, si assiste alla sfilata di una lunga carovana di auto che le precede (o segue)?
E’ legittimo chiedersi il perché della presenza di una miriade di automobili. La curiosità aumenta quando si notano alcune persone sporgersi al di fuori del tettuccio.
Una premessa, pur senza scendere in troppi tecnicismi, va fatta: in tutte le gare italiane, esistono due soggetti fondamentali per il ciclismo nostrano, oltre agli atleti, ovvero il Direttore di Corsa – figura che esiste solo in Italia – ed il Giudice di Gara. Molto spesso, queste due figure non sono conosciute bene dagli atleti e tanto meno dagli amatori, ma sono cruciali per la buona riuscita delle manifestazioni.
Direttore e Giudice svolgono, nel “dietro le quinte”, un’attività di preparazione e gestione della gara non facile, seppur con ruoli diversi, tanto che a distinguerli vi è, spesso, anche una maglia: blu scura per il Giudice, a scacchi per il Direttore di Corsa.
La differenza sostanziale sta nel fatto che il Giudice di Gara ha la competenza sui “fatti di corsa”, quindi sulle classifiche e sul corretto svolgimento, dal punto di vista sportivo, della manifestazione. Il Direttore di Corsa ha, invece, il compito di gestire la corsa dal punto di vista della sicurezza, della logistica, del percorso e del soccorso, divenendo per tale ragione figura basilare e garante nelle competizioni ciclistiche.
E’ proprio tale ruolo di responsabilità che giustifica il gran lavoro da parte della FCI nel creare nuove leve nel settore, tuttavia l’età media dei Direttori di Corsa italiani è aumentata notevolmente e sono sempre meno i giovani disposti ad assumersi tale compito. Occorre ricordare però che senza il Direttore di Corsa, la gara non può avere luogo, poiché è figura richiamata anche nelle autorizzazioni prefettizie; ciò comporta inoltre continui esami e corsi d’aggiornamento cui devono sottoporsi i Direttori, indispensabili al rinnovo della loro tessera.
Giudice internazionale al foglio firma
E’ ovvio che tra le figure che compongono una gara ciclistica occorre la massima collaborazione, sempre più frequente, al giorno d’oggi, tra Giudici e Direttori di Corsa. Non è dunque strano che un Direttore di Corsa si accorga di un’infrazione e ne informi i colleghi Giudici, così come questi ultimi, ravvisando mancanze organizzative, mettano in allerta i Direttori.
Il mondo del ciclismo sta cambiando ed è anche per questo che a livello federale, sempre più spesso, nei corsi nazionali, le componenti di questo sport vengono fatte sedere al medesimo tavolo, al fine di far crescere in maniera organica l’intero settore, integrando e facendo interagire i diversi soggetti che compongono il movimento, esaltandone così le professionalità.
a cura di GIANLUCA BARBIERI Copyright © INBICI MAGAZINE
foto copertina Raffaele Babini Direttore di Corsa del Giro d’Italia col Capo Scorta della Polizia Stradale