Negli ultimi giorni ha fatto discutere la decisione della Wada di ridurre le squalifiche per tutti coloro che saranno positivi alla cocaina o all’eroina. L’agenzia mondiale anti-doping ha ridotto le sanzioni passando da 4 anni di squalifica a 3 mesi (qualora l’atleta dimostri che l’uso è avvenuto fuori dalle competizioni e non era rivolto alla prestazione sportiva) e a 1 mese, se l’atleta accetterà di sottoporsi a un programma di riabilitazione.
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Nell’audio che vi proponiamo con questo articolo abbiamo ascoltato il parere del dottor Emanuele Bignamini, psichiatra, psicoanalista, membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Europeo Dipendenze.
“La WADA ci fa capire che una opposizione granitica alle droghe sta cambiando anche a livello istituzionale, come del resto è già avvenuto in questi ultimi anni per la cannabis – ha spiegato il dottor Bignamini – si sta andando sempre di più verso una direzione che potrebbe non far capire in futuro quali possano essere le conseguenze dell’utilizzo di queste sostanze. Bisogna poi capire se il concetto di vita sana, da sempre legato al mondo dello sport, possa davvero andare a braccetto con una decisione simile”.
Di seguito l’audio dell’intervista. Buon ascolto.
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