Ha scatenato un interessante dibattito l’articolo di Roberto Sgalla su “etica e doping, parte un nuovo corso”.
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Tra la miriade di contributi pervenuti alla redazione di iNBiCi, ci ha scritto anche Mauro Benedetti, componente del direttivo del circuito “Coppa Piemonte” strada (www.coppapiemonte.it), circuito ritenuto tra i più importanti in Italia per numero d’iscritti e spessore organizzativo.
“Dall’edizione 2011 – scrive Benedetti – abbiamo già intrapreso, e mi risulta per primi, la crociata contro il doping, escludendo dall’iscrizione al nostro circuito, tutti coloro che in passato fossero stati squalificati per cause riconducibili al doping. Questa iniziativa fu poi copiata da altre gare, divenendo un esempio a livello nazionale. Pertanto avremmo piacere fosse evidenziato che siamo stati noi i precursori di questa iniziativa”.
In effetti, il circuito “Coppa Piemonte” è stato il primo a dotarsi, già diversi anni fa, di un regolamento che prevedesse la facoltà di escludere i corridori implicati in casi di doping dalla griglia di partenza delle sue
corse: “Chiunque fosse trovato positivo ad un controllo antidoping – si legge nello statuto del Circuito – a qualsiasi Ente appartenga, sarà immediatamente estromesso dalle gare e dalla classifica del Circuito e, indipendentemente dalla sanzione comminata, non potrà più iscriversi e partecipare alle gare della Coppa Piemonte”.
Giusta dunque la precisazione di Benedetti, doveroso da parte nostra riportarla.