Filippo Ganna ha giganteggiato alle Olimpiadi di Tokyo 2020, trascinando il quartetto dell’inseguimento a squadre verso una memorabile medaglia d’oro, condita dal record del mondo.
Gli azzurri sono stati semplicemente strepitosi nel Velodromo della capitale giapponese, sconfiggendo in rimonta la Danimarca e salendo meritatamente sul gradino più alto del podio a cinque cerchi. Il piemontese, che pochi giorni prima era stato quinto nella cronometro a un paio di secondi dal bronzo, punta a essere grande protagonista in questo finale di stagione. Nel mirino, infatti, ci sarebbe un quadruplo appuntamento iridato, come evidenzia la Gazzetta dello Sport.
Filippo Ganna si dividerà ancora tra strada e pista. Prima la cronometro in Belgio (19 settembre, cercherà di confermarsi Campione del Mondo) e la domenica seguente, probabilmente, anche la prova in linea (da definire quale ruolo ricoprirà con la casacca azzurra). Non finisce qui perché a ottobre sono previsti i Mondiali su pista (location e date esatte sono ancora da definire) e quella potrebbe essere l’occasione giusta per cercare di abbattere il muro dei quattro minuti nell’inseguimento individuale, specialità in cui è Campione del Mondo. Il 25enne detiene l’attuale record del mondo (4:01.934, siglato ai Mondiali 2020) e punta a diventare il primo uomo a completare i 4 km a 60 km/h di media (con partenza da fermo).
A parlarne è stato chiaramente il CT Marco Villa alla rosea: “L’idea, per i Mondiali di ottobre, è puntare sia sull’inseguimento a squadre sia su quello individuale. E, in questo caso, potrebbe essere l’occasione per cercare di abbattere il muro dei quattro minuti. Filippo ha sempre manifestato l’intenzione di provarci a livello del mare, perché non vuole i vantaggi dell’altura, come se fosse poi un record con l’asterisco“. Attenzione, però, perché il record del mondo detenuto dal nostro portacolori verrà minacciato dallo statunitense Ashton Lambie il prossimo 18 agosto ad Aguascalientes, cercando di sfruttare i 1800 metri di altitudine.
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