Mancava il favorito numero uno, ma questa edizione del Giro delle Fiandre è stata una delle più spettacolari degli ultimi anni: a prendersi il titolo della Ronde in quel di Oudenaarde è ancora una volta Mathieu van der Poel, che bissa il successo del 2020. Doppietta olandese, con Dylan van Baarle secondo, ma gli applausi sono anche per un eccezionale Tadej Pogacar, quarto, ma protagonista di una gara meravigliosa al suo debutto sui muri del Belgio.
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La fuga di giornata si è formata nelle prime fasi di gara: all’attacco Sébastien Grignard (Lotto Soudal), Taco van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Stan Dewulf (AG2R Citroën Team), Manuele Boaro (Astana Qazaqstan Team), Tom Bohli (Cofidis), Max Kanter (Movistar Team), Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM), Mathijs Paasschens (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen – Baloise).
Il plotone si è messo in moto abbastanza presto: a circa 90 chilometri dall’arrivo sul Berendries si sono mossi al contrattacco Ivan Garcia Cortina (Movistar), Alberto Bettiol (EF), Zdenek Stybar e Jannik Steimle (QuickStep), Mick Van Dijke (Jumbo-Visma), Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix), Ben Turner (Ineos Grenadiers), Alex Kirsch e Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Marco Haller (Bora-hansgrohe) e Olivier Le Gac (FDJ).
Neanche il tempo di andare a fare la conta dei fuggitivi che è esplosa definitivamente la corsa. La prima accoppiata Oude Kwaremont e Paterberg ha visto uno scintillante Tadej Pogacar (UAE Emirates) all’attacco: lo sloveno ha fatto saltare il banco, andando a riprendere ad uno ad uno tutti i coraggiosi della prima ora e distruggendo totalmente il gruppo dei migliori.
Ad approfittare in un secondo momento dell’azione del vincitore degli ultimi due Tour de France sono stati Dylan van Baarle (Ineos Grenadiers) e Fred Wright (Bahrain-Victorious) che hanno guadagnato una ventina di secondi sui rivali. Successivamente ancora Pogacar a prendere in mano l’iniziativa, trascinandosi dietro Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) e Valentin Madouas (Groupama – FDJ), formando così un drappello di cinque.
Sugli ultimi strappi ancora uno scatenato Pogacar a tentare l’assolo, ma uno stoico van der Poel si è difeso con le unghia e con i denti: in due a giocarsi la vittoria, con gli altri costretti ad arrendersi. Assurdo ciò che è successo nella volata ristretta: la coppia si è completamente fermata nel rettilineo finale, facendo rientrare gli inseguitori van Baarle e Madouas, rispettivamente secondo e terzo sul traguardo. Pogacar non ha avuto la condizione per rispondere ad una sparata mostruosa di van der Poel, eccezionale fin sulla linea di arrivo.
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