Potenza, classe e grandi gambe. Possiamo sintetizzare così la vittoria di Sacha Modolo (Lampre – Merida) che, nella quinta tappa di questo Giro di Turchia, ottiene a Pamukkale quel successo tanto cercato già dalla prima frazione.
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Lo sprinter nativo di Conegliano s’impone in una volata palpitante e resa dura da un ultimo km in costante pendenza.
Poca gloria anche oggi per la fuga della prima ora, composta da Alessandro Bazzana (UnitedHealthcare), Thomas De Gendt (Lotto Soudal) e Frederik Veuchelen (Wanty – Groupe Gobert), raggiunta ai – 50 km dal traguardo. Negli ultimi 40 km è l’ Etixx – Quickstep a fare la voce grossa in testa al gruppo. La compagine belga, aiutata anche dal vento contrario, stoppa infatti sul nascere ogni tentativo d’attacco e la marcia del plotone prosegue ad alto ritmo fino all’ultimo km.
Il treno di Cavendish si sfalda tuttavia proprio nella rampa finale, molto esigente difficile da interpretare specie per i velocisti più esplosivi. Lo sprint viene lanciato lungo da Michal Kolar (Tinkoff – Saxo) che si pianta però negli ultimi 50 metri favorendo proprio il rientro di Sacha Modolo (Lampre – Merida). L’azzurro dà fondo a tutte le sue energie per il colpo di reni decisivo che gli consente di superare di mezza ruota Carlos Barbero Cuesta (Caja Rural – Seguros RGA). Beffa la Tinkoff-Saxo, con Jay McCarthy (Tinkoff – Saxo) 3°, sempre protagonista comunque il giovane aussie, mentre Kolar chiude 4°.
Ennesima top ten sia per Manuel Belletti (Southeast) che per Daniele Ratto (UnitedHealthcare), arrivati rispettivamente alla 5a e all’8a piazza. Giornata favorevole per Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice), giunto al 9° posto, bravo nel rimanere coi primissimi e a guadagnare qualcosa sui diretti concorrenti per la vittoria. Ora Kristjian Durasek (Lampre – Merida) paga 22”, mentre Eduardo Sepulveda (Bretagne – Séché Environnement) è distanziato di 54′.
In chiave vittoria finale molto si deciderà domani, con i 184 km da Denizli a Selcuk che termineranno su uno strappo di circa 4 km.
Marco Bea