Un 2021 in ogni caso da ricordare. Se su strada le cose non sono andate come ci si aspettava, Elia Viviani si è confermato uno dei pistard italiani più forti di sempre, agguantando un’altra medaglia olimpica, con il bronzo a Tokyo nell’omnium, e aggiungendo alla sua collezione uno strepitoso oro mondiale nell’eliminazione.
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Ora è arrivato il momento di uscire dal velodromo e di tornare a far sul serio su strada. L’azzurro ha deciso di cambiare squadra e tornare alle origini: nuovo contratto con la Ineos Grenadiers e tanta voglia di gettarsi nella mischia a caccia di volate vincenti.
Come dichiarato a L’Arena, occhi puntati sul Giro d’Italia. Anche se le tappe per velocisti non sono tantissime e sarà quasi impossibile agguantare la Maglia Rosa in una prima frazione durissima: “Sono massimo cinque. Non mi sorprende perché la tradizione dice che il Giro è la più dura delle tre grandi corse a tappe. Soltanto il miglior Colbrelli potrebbe farcela su un finale di cinque chilometri al 5 per cento”.
Il sogno è quello di agguantare la classifica a punti e concludere al meglio la Corsa Rosa in quel di Verona: “Sarebbe bello entrare in Arena con la maglia ciclamino”.
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