Biniam Girmay fa la storia al Giro d’Italia 2022. Il corridore eritreo della Intermarché – Wanty – Gobert è il primo ciclista africano di colore a conquistare una vittoria in un GT.
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La tappa di gran lunga più bella del Giro d’Italia 2022, ma soprattutto ricca di emozioni. Il passaggio da Filottrano, con i ricordi sempre vivi di Michele Scarponi, ha fatto da preludio ad un finale meraviglioso per la decima frazione, la Pescara-Jesi: uno scontro stupendo tra Biniam Girmay e Mathieu van der Poel che ha visto spuntarla l’eritreo, che porta così per la prima volta l‘Africa sul gradino più alto del podio in una frazione della Corsa Rosa. Lo spettacolo poi c’è stato anche dopo il traguardo, con l’abbraccio stupendo tra i due, al termine di una sfida da sogno.
A differenza di ciò che ci si aspettava, non c’è stata una gran battaglia per la fuga: uno dei primi tentativi è infatti riuscito subito a prendere il largo. All’attacco in tre: Lawrence Naesen (AG2R Citroën), Mattia Bais (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e Alessandro De Marchi (Israel-Premier Tech).
Il plotone è riuscito a gestire al meglio la situazione, lasciando un vantaggio massimo di poco superiore ai 6′ e andando a mano a mano a ridurre il gap. Le squadre interessate all’inseguimento sono state soprattutto l’Alpecin-Fenix e la Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux. Poche azioni (un paio estemporanee del danese Juul Jensen) nel gruppo, davanti invece ha provato l’impresa solitaria De Marchi, raggiunto però a 20 chilometri dall’arrivo.
Un finale davvero entusiasmante: ultimi 10 chilometri percorsi a velocità folli, con il GPM di Monsano a dare il via a uno show assoluto. Il primo a muoversi è stato Alessandro Covi (UAE Emirates), poi un attacco diVincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) con la Intermarché e soprattutto Mathieu van der Poel in prima persona concentrati a chiudere su ogni scatto.
A circa 5 chilometri dal traguardo ha tentato proprio l’olandese ad andar via in solitaria, ma il tutto si è andato a decidere con una volata ristretta. Il testa a testa più atteso c’è stato nei 200 metri finali: Biniam Girmay con uno sprint impressionante è andato a precedere van der Poel. Terza piazza, ma primo degli umani, per un super Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), poi Wilco Kelderman (BORA – hansgrohe) e Richard Carapaz (Ineos Grenadiers).
Juan Pedro Lopez conserva la maglia rosa con 12 secondi di vantaggio sul portoghese Joao Almeida, 14” sul francese Romain Bardet, 15” sull’ecuadoriano Richard Carapaz, 20” sull’australiano Jai Hindley, 28” sul francese Guillaume Martin, 29” sullo spagnolo Mikel Landa. Domenico Pozzovivo è eccellente ottavo a 54”, Vincenzo Nibali è invece tredicesimo a 3’04”.
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