Il cielo a Cittiglio si è tinto di azzurro oggi: stamattina con Francesca Pellegrini, trionfatrice tra le Junior, poi Elisa Balsamo al primo sigillo in una corsa in linea World Tour e da campionessa del mondo. Le due vincitrici sono unite da diversi fattori: Francesca fa parte del Team Valcar Junior, lo stesso in cui Elisa è cresciuta fino a passare Elite e con il quale si è conquistata l’iride prima di passare a inizio 2022 alla Trek – Segafredo.
Training Camp Spagna Costa Blanca
A Febbraio pedala con la tua bici
dove si allenano i campioni del Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta Espana
Scopri di più
Inoltre, Elisa Balsamo è la musa ispiratrice della più giovane collega, secondo quanto dichiarato al termine del Piccolo Trofeo Binda proprio dalla 18enne bergamasca della Valle Imagna. La gara Elite di Cittiglio è terminata così, dove una Elisa succede nell’albo d’oro ad un’altra Elisa, quella Longo Borghini che un anno fa fece l’impresa sullo stesso percorso con la Maglia Tricolore e che verrà ricordato negli annali. Quest’oggi si è praticamente ripetuto il copione di Leuven, dove la cuneese Balsamo fu lanciata dalla verbanese di Ornavasso Longo Borghini riportando il titolo Mondiale in Italia. Quella volta con la Maglia della Nazionale, oggi con quella della Trek-Segafredo, una vera corazzata che al via da Cocquio Trevisago presentava anche la campionessa d’Europa Ellen Van Dijk e la giovane Shirin Van Anrooij che tanto sta facendo bene in queste prime uscite essendo anche in testa alla speciale classifica giovani del Women’s World Tour.
Elisa Balsamo è parsa visibilmente emozionata dopo il traguardo, abbracciandosi con le proprie compagne di squadra attuali dimostrando la grande unità del gruppo, e poi ricevendo anche l’affetto di una speciale amica ed collega alla Valcar come Silvia Pollicini, infine dei familiari giunti fino a qui da Cuneo per seguirla sulle strade del Varesotto. Elisa è una ragazza giovane, ha solo 24 anni ed è sempre con la testa sulle spalle: ha un solo esame alla fine del suo percorso di studi in Lettere Moderne e Contemporanee all’Università di Torino, e la grande passione per la musica, suonando il pianoforte.
I suoi occhi lucidi in conferenza stampa avevano un significato molto importante, per la squadra e per i numerosi successi ottenuti da quando ha conquistato il Mondiale belga lo scorso anno. Quella maglia iridata che le da una speciale carica emotiva ed una spinta in più per diventare una delle più vincenti cicliste italiane degli ultimi vent’anni. Ora la attende il “Nord”, a partire dalla Brugge-De Panne e dalla Gand – Wevelgem, due gare assolutamente alla sua portata, in attesa delle due monumentali corse quali il Fiandre e la Parigi-Roubaix.
E per noi italiani c’è davvero da godere, grazie al podio tutto Azzurro ottenuto grazie anche a Sofia Bertizzolo e Soraya Paladin. La festa italiana di Cittiglio è solo all’inizio e può continuare.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata