Tra i big statuetta d’oro per Froome e Vos. Nei giovani Quintana la spunta su Sagan, ma quanti rimpianti per il ceco Kreuziger. E tra le Gran Fondo premiamo la Charly Gaul
Cosa resterà di questo 2013? Agli albori del nuovo anno, per l’ultima volta, riavvolgiamo il nastro di dodici mesi di grande ciclismo per assegnare gli oscar ai corridori che si sono distinti sulle strade di tutto il mondo.
Il migliore
Il miglior corridore del 2013, per la redazione di Inbici, è Christopher Froome, perché – al di là di ogni campanilismo – la sua impresa al Tour vale tecnicamente di più del Giro d’Italia stravinto da Vincenzo Nibali. Froome, dopo essersi imposto al Giro di Romandia e al Criterium del Delfinato, ha vinto la “Grande Boucle” da autentico dominatore, dimostrando una schiacciante superiorità sia in salita che a cronometro.
La migliore
La miglior interprete del ciclismo rosa è invece la campionessa olandese Marianne Vos, dominatrice assoluta della stagione appena passata e, con ogni probabilità, di quelle che verranno.
Menzione speciale
Sul podio dell’anno anche il ceco Roman Kreuziger, vincitore a sorpresa dell’Amstel Gold Race e grande protagonista al Tour de France, dove il suo talento è stato vanificato dagli ingrati compiti di gregariato al servizio di Alberto Contador. Resta il rimpianto di non averlo visto nei panni del leader, ma la sensazione è che, il 2014, possa essere il suo anno.
La sorpresa
Impossibile non citare, per scaltrezza e senso tattico, il portoghese Rui Alberto Faria da Costa che ha vinto, a sorpresa, i Campionati del Mondo di Firenze beffando negli ultimi metri Joaquim Rodriguez dopo aver messo nel sacco l’altro spagnolo Alejandro Valverde e il nostro Vincenzo Nibali.
Il giovane più promettente
Segnatevi questo nome: Nairo Quintana. Anche se, sul piano mediatico, Peter Sagan forse avrebbe meritato il successo, l’oscar ai giovani lo assegniamo al gioiello della Movistar che, a soli 23 anni, ha corso alla grande il Tour de France, dimostrando di essere in salita uno dei più promettenti prospetti del mondo.
Oscar alla carriera
L’oscar alla Carriera lo diamo, invece, ad honorem, a Stefano Garzelli, palmares alla mano uno dei migliori corridori italiani degli ultimi 15 anni. Cresciuto all’ombra di Marco Pantani, il varesino è riuscito a costruirsi una carriera da grande protagonista sia nelle corse a tappe che nelle corse di un giorno.
L’impresa dell’anno
L’impresa ciclistica del 2013 è quella dell’americano Chris Horner che, a 42 anni suonati, trionfa alla Vuelta di Spagna. Sul suo nome si è addensata una spessa coltre di sospetti, ma – fino a prova contraria – la sua affermazione merita il proscenio.
Regina della Gran Fondo
Nel settore delle Gran Fondo, l’oscar 2013 va, noblesse obblige, alla Charly Gaul, Trento Monte Bondone Valle dei Laghi, unica tappa italiana dell’UCI World Cycling Tour 2014. Grazie all’incredibile lavoro dell’ATP e della sua direttrice Elda Verones, la leggendaria corsa trentina ha compiuto passi da gigante, diventando una delle rassegne di riferimento del grandfondismo internazionale.
Foto 1) Christopher Froome vincitore del Tour de France 2013
Foto 2) la campionessa olandese Marianne Vos
Foto 3) Roman Kreuziger, vincitore dell’Amstel Gold Race 2013
Foto 4) Rui Alberto Faria da Costa Campione del mondo Firenze 2013
Foto 5) Nairo Quintana protagonista al Tour de France 2013
Foto 6 ) Elda Verones direttrice della Granfondo Charly Gaul, qui nella foto assieme hai campioni Jury Chechi e Antonio Rossi
Fonte Redazione INBICI