Animati dai volontari, i punti di rifornimento sono diventati un’istituzione e rendono la Granfondo ancora più speciale, in ognuno anche un corner dedicato ai partecipanti celiaci.
Sul percorso della Nove Colli ci sono sette oasi che non solo supportano tutti i partecipanti nella fatica delle salite ma che sono delle vere e proprie feste e rappresentano un’istituzione. I ristori rappresentano una cifra stilistica unica della Granfondo e ogni anno si animano di festa, di storie, di sudore e di gioia. L’organizzazione è già al lavoro da tempo per allestire i punti di rifornimento della Fratta, Pieve di Rivoschio, Stringara, Perticara, Monte Pugliano, Passo del Grillo e Gorolo.
Oltre ai prodotti più classici come crostatine, succhi di frutta, caffè, thè e Sali minerali, la Fausto Coppi ha già ordinato e prenotato 300 teglie di pizza, spianata e crostata di mele che verrà smistata nei vari punti del percorso. Ma non è finita qui perché l’anima dei ristori è tutta nei volontari che da anni li gestiscono e li mandano avanti: c’è chi lava e taglia chili e chili di fragole, chi prepara la piadina, chi cuoce la pasta. Quest’anno, addirittura, a Perticara verrà allestito un piccolo dj-set per allietare i partecipanti non solo con cibo e bevande ma anche con la musica. Folklore e calore ma anche grande attenzione visto che ormai da anni in ogni ristoro è previsto un corner dedicato con prodotti senza glutine destinati ai corridori celiaci.
Il Pasta Party sarà gestito dalla Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Cesenatico – lo IAL – con professori e studenti che cucineranno e prepareranno tutto il necessario per questa grande festa. Un’altra delle eccellenze di Cesenatico che così prende parte alla Nove Colli.
Le parole di Fabio Giunchi, Responsabile Nove Colli dei ristori e del pasta party
«La Nove Colli è sì una gara ciclistica ma è anche una grande festa fatta di gioia e di tradizione e credo che i sette ristori che si trovano sul percorso e il Pasta Party finale siano una parte importante del fascino della nostra Granfondo. Ogni anno, grazie al prezioso supporto dei volontari, cerchiamo di migliorarci e le facce felici dei ciclisti che si fermano da noi è sempre la ricompensa migliore».
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