Dopo quasi due anni di meeting online, il campionato del mondo nelle Fiandre conclusosi ieri è stata l’occasione per l’Associazione Mondiale dei Corridori (CPA) di tornare a riunirsi in presenza.
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Durante il week end iridato che ha incoronato Elisa Balsamo e Julian Alaphilippe regina e re della prova in linea, i rappresentanti dei corridori si sono riuniti con i vertici dell’Associazione Internazionale degli Organizzatori di Corse Ciclistiche (AIOCC) per fare il punto su alcuni problemi di sicurezza incontrati durante la stagione e per apportare insieme miglioramenti alle singole corse.
«Abbiamo esaminato con i membri dell’AIOCC i sondaggi che sottoponiamo ai corridori durante ogni corsa insieme al rapporto che il nostro delegato svolge e abbiamo stabilito un metodo di lavoro per intervenire con gli organizzatori dei singoli eventi per la soluzione di alcuni aspetti che in ogni corsa potrebbero essere migliorati – ha detto Pascal Chanteur, vice presidente e responsabile della sicurezza del CPA. – Il feedback dei corridori su ogni corsa è importante per definire alcune priorità di intervento, a volte di semplice attuazione, altre volte meno.
Sappiamo che organizzare eventi ciclistici sulle strade, nelle città, garantendo una sicurezza assoluta è un’impresa enorme, resa ancor più complicata negli ultimi tempi dalla pandemia. Gli organizzatori investono tanto per la sicurezza dei corridori e hanno lo stesso interesse degli atleti a garantire la loro incolumità. Al grande lavoro già svolto da organizzatori e UCI sulla sicurezza, abbiamo voluto aggiungere elementi che potranno essere utili al lavoro che tutto il movimento sta facendo, offrendo il punto di vista di coloro che vivono la corsa in prima persona. Siamo davvero contenti e grati agli organizzatori per avere aperto un dialogo costruttivo con noi e i corridori e per volere dare risposte concrete alle nostre richieste».
Nei giorni “mondiali” il Comitato Direttivo del CPA si è riunito per fare il punto su diverse attività da svolgere per il bene dei corridori. Al meeting erano presenti tutti i membri dell’associazione presieduta da Gianni Bugno quindi i membri belgi (BPCA), francesi (UNCP/AFCC), italiani (ACCPI), spagnoli (ACP), portoghesi (APCP), svizzeri (ACPS), polacchi (SKZP), americani (ANAPRC), australiani (AAPC), colombiani (ASCICOL), comprese le rappresentanti del CPA Women guidato da Alessandra Cappellotto, ringraziata pubblicamente dall’UCI per l’impegno profuso per le cicliste afghane e dei paesi emergenti con l’Asd Road to Equality. All’ordine del giorno, oltre alla sicurezza in gara, anche alcune migliorie sui materiali tecnici da proporre all’UCI; la gestione premi con la nuova piattaforma che ha portato grandi vantaggi ai corridori; il progetto di creare opportunità di lavoro per il post carriera, prendendo spunto da quanto fatto già da molte associazioni localmente, per tutti i paesi rappresentati; la crescita del movimento femminile; il piano per il rilancio del fondo di transizione.
«Anche durante la pandemia non abbiamo mai smesso di lavorare per i nostri associati e tutti i corridori, ritrovarci faccia a faccia però è stato emozionante così come avvertire il calore del pubblico per le ragazze e i ragazzi in gara che hanno offerto un vero spettacolo – commenta il presidente del CPA Gianni Bugno, celebrato come tutti i campioni del mondo in occasione della 100a edizione della rassegna iridata. – Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’occasione di confrontarci con gli altri stakeholders per rendere il nostro movimento sempre più forte e coeso».
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