Ivan Basso si è emozionato come quando, nel 2006 e nel 2010, ha vinto il Giro d’Italia. Perché quest’anno, con la Eolo-Kometa Cycling Team, vivrà la corsa rosa in ammiraglia.
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La sua sarà, infatti, una delle ventitré squadre partecipanti all’edizione n.104 del prossimo Giro (8-30 maggio), un risultato formidabile per Ivan che, anche nelle vesti di direttore sportivo, dimostra le stigmate del vincente: “Sarà la nostra prima gara di tre settimane, un impegno che dovremo preparare nei minimi dettagli. Ma, vada come vada, sarà comunque un successo perché questo è il risultato di un lavoro iniziato tre anni fa. Esserci, però, non ci basta.
Vogliamo essere protagonisti in gara, lasciare un segno.
La Eolo-Kometa è una squadra di grande qualità, con corridori che possono fare bene. C’è stata molta competizione per le wildcard e, anche quando sentivo voci rassicuranti, sono sempre rimasto con i piedi per terra ben sapendo che ci potevano essere così come no. Quando poi abbiamo avuto la notizia abbiamo brindato tutti assieme. Essere al Giro è importante – conclude Basso – ma vorrei che non fosse un traguardo bensì l’inizio di una bella favola”.
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