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LA PRIMA VOLTA DEL GIRO AI LAGHI DI CANCANO


La 18^ tappa del Giro d’Italia partirà da Pinzolo il mattino del 22 ottobre e per la prima volta nella storia della corsa rosa, il traguardo sarà posizionato ai Laghi di Cancano, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, in provincia di Sondrio. Un arrivo inedito per una tappa di montagna che prevede l’entrata dei girini in Valtellina dal Passo dello Stelvio, Cima Coppi della corsa in questa inedita versione 2020.

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La tappa è attesa come una delle più impegnative: lunghezza e pendenza del tragitto le sono valsi le 5 stelle di difficoltà.  

Il Giro d’Italia ritorna in Valtellina con un tappone di montagna che metterà a dura prova i partecipanti: giovedì 22 ottobre la corsa rosa partirà da Pinzolo in Trentino e dopo 207 chilometri si concluderà ai Laghi di Cancano, gli specchi d’acqua che risiedono all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Il percorso della tappa è tra i più impegnativi di tutto il giro con i suoi 5.400 metri di dislivello. Sin da subito i corridori saranno chiamati a una prova su un tracciato difficile per sviluppo altimetrico (l’organizzazione di RCS Sport ha assegnato alla tappa 5 stelle di difficoltà) che potrebbe rimescolare le carte della parte alta della classifica. Dopo la partenza si affronterà la salita sul Passo di Campo Carlo Magno a quota 1.682 metri per poi passare in alcune zone completamente inesplorate per il Giro come il Passo Castrin a 1.781 metri. Da qui la carovana passerà in Val d’Ultimo e attraverserà la Val Venosta per arrivare ai piedi della grande salita.

Photo Credit @differentmediaproductions

ARRIVO INEDITO MA NON PER LA GRANFONDO

Lo Stelvio, con i suoi 2.758 metri, verrà affrontato dal versante più impegnativo, da Prato allo Stelvio, lungo una salita di 25 chilometri. Da qui una lunga discesa prima della salita finale ai Laghi di Cancano passando per le Torri di Fraele, guardiane della Valdidentro, e attraversando i 21 tornanti che portano all’arrivo in prossimità dei due laghi artificiali. L’arrivo della tappa Pinzolo-Laghi di Cancano sarà letteralmente pieno di energia. 

I due laghi artificiali sono infatti la fonte principale valtellinese utilizzata dal gruppo A2A per produrre energia pulita, 100/100 green, e che affianca il comitato locale all’organizzazione della tappa. Un importante supporto arriva anche dalla Protezione Civile, in particolare dall’Organizzazione di Volontariato del gruppo A2A e dal Coordinamento Volontari della Provincia di Sondrio

Photo Credit @differentmediaproductions

Per quanto inedita per il Giro d’Italia, i Laghi di Cancano sono già stati ciclisticamente testati durante la Granfondo Stelvio Santini dello scorso anno che, a causa della gran quantità di neve sul Passo dello Stelvio, ha costretto gli organizzatori a spostare il traguardo della manifestazione nell’area dei due laghi.

Con i suoi oltre 3.000 partecipanti, tenutasi il 2 giugno del 2019, la Granfondo Stelvio Santini ha aperto le porte a un percorso che potrebbe essere ricordato come decisivo ai fini della graduatoria finale del Giro d’Italia 2020 (le immagini del comunicato fanno riferimento alla passata edizione della gara).

I Laghi di Cancano sono stati protagonisti anche della tappa dolomitica dello scorso anno del Giro Rosa che ha visto il trionfo e la conquista della maglia rosa dell’olandese Van Vleuten.

UNA PROPOSTA TURISTICA

Il comprensorio alpino dei Laghi di Cancano non è famoso solo per la bellezza dei suoi panorami: il territorio di Valdidentro regala ai visitatori numerosi sentieri escursionistici immersi nel verde. Valdidentro, il comune più esteso della provincia di Sondrio, può vantare paesaggi naturali di rara bellezza arricchiti dalla generosa offerta enogastronomica valtellinese conosciuta e apprezzata in tutto lo stivale: pizzoccheri, bresaola, Braulio e prodotti caseari sono solo alcuni esempi di ciò che l’Alta Valtellina può offrire.

Photo Credit @differentmediaproductions

La Valdidentro attira anche turisti interessati alla storia e all’antica cultura della zona, che evidenzia elementi attrattivi come le Torri di Fraele che dominano l’intera vallata e che sono l’unica parte rimasta intatta di un presidio difensivo risalente al 1391. Ma è l’escursionismo in quota il vero pregio della destinazione, in particolare con la mountain bike che consente di percorrere un tracciato che partendo da Arnoga conduce prima alle Torri di Fraele per poi concludersi ai Laghi di Cancano. 

In tema di escursioni, come non citare il Parco Nazionale dello Stelvio, che ospiterà la parte più impegnativa di questa diciottesima tappa.

Nel cuore delle Alpi Centrali, a cavallo di Lombardia, Alto Adige e Trentino, il Parco Nazionale dello Stelvio è per buona parte oltre i 2000 m di quota e supera persino i 3000 m con la Cima dell’Ortles. I sentieri escursionistici e tematici sono numerosi e adatti a tutti i gusti e livelli di esperienza, non mancano comunque vie alpinistiche e sentieri in alta quota.

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