Cinque modelli di coperture in tutto, che permettono al rider di affrontare qualsiasi fondo, da quelli sassosi a quelli più compatti, dalla ghiaia all’asfalto, tutto questo in condizioni climatiche che possono indifferentemente essere di asciutto o di bagnato, o ancora di umido oppure fangoso: no, quelle che abbiamo appena elencate non sono situazioni che è in grado di fronteggiare la collezione prodotto di una linea di coperture da mtb, ma piuttosto è il range di coperture disponibili dedicate al gravel biking di un grande marchio della produzione di coperture mondiale.
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Il produttore in questione è Maxxis (che giusto per informazione ha 27 modelli dedicati al mountain biking…. ), che alla sua offerta per le bici “gravel” ha da poco aggiunto una nuova interessante proposta, in grado di rendere ancora più ricca ed eterogenea la sua collezione. Parliamo del Receptor, copertura che nel segmento Gravel di Maxxis si può posizionare esattamente a metà rispetto al criterio che vede da una parte le capacità di affrontare l’asfalto e dall’altra il fuoristrada, da una parte la bassa resistenza al rotolamento e dall’altra le capacità di trazione e grip su fondi “molli”.
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Semislick con sezione generosa
Trenta per cento off-road, 70 per cento asfalto (o più precisamente “on-road”): per spiegare il nuovo Receptor il produttore fornisce questa ripartizione nella sua destinazione d’uso. In effetti quanto questa copertura sia perfetta per affrontare fondi compatti (che siano essi asfaltati ma anche sterrati compatti) ce lo ricorda l’ampia porzione centrale micropuntinata, alternata a due “spalle” laterali con tasselli leggermente pronunciati, pronti ad entrare in azione quando si passa su terreni più ostici e quando serve tenuta in curva. Tra la porzione centrale micropuntinata e i tasselli esterni ci sono inoltre due bande intermedie cosiddette “di transizione”, con tasselli di altezza e distribuzione intermedia rispetto a quelli delle porzioni contigue, che in questo modo assicurano un bilanciamento ottimale tra aderenza e scorrevolezza. A corredo di tutto questo c’è una sezione che potremmo definire “generosa” rispetto ai canoni stradistici, ma assolutamente coerente con gli standard del gravel biking: la sezione nominale è la 40c, quel che basta per incamerare un elevato volume d’aria e in questo modo assicurare a questa copertura requisiti ottimali anche in termini di confort e non da ultimo di galleggiamento su fondi molli.
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Carcassa da 120 Tpi
Recpetor utilizza la collaudata carcassa da 120 Tpi che Maxxis adotta su tutti i suoi prodotti di alta gamma. Consente di contenere il peso (429 grammi) e ancora una volta migliorare la morbidità. La carcassa è poi abbinata alla protezione contro le forature Exo (anche questa ampiamente collaudata sulle coperture Maxxis per il mountain biking) disposta su una larga porzione dell’arco di circonferenza della gomma, fino oltre le spalle. La mescola è doppia per bilanciare la meglio trazione e resistenza al rotolamento. La tipologia dei talloni? Ovviamente tubeless ready.
Tra il Rambler e il Velocità
Nella gamma Maxxis 2021 il nuovo Receptor si va a collocare tra la copertura “liscia” ad alto volume Velocità e il più tassellato Rambler. In questo senso possiamo considerare la più versatile delle coperture Maxxis dedicata alla più versatile delle discipline ciclistiche, appunto il gravel biking
La scheda tecnica
Misura: 700x40c (40-622 ETRTO)
Tipologia: tubeless ready
Carcassa: 120 Tpi
Talloni: pieghevoli
Peso: 429 grammi
Mescola: doppia
Note: protezione antiforatura Exo
Prezzo indicativo: 44.90 euro
Informazioni
a cura di Maurizio Coccia ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine