MEMORIAL PANTANI, CORSA FATTA COL CUORE

Il 20 settembre l’undicesima edizione della manifestazione del Panathlon Cesena in onore del Pirata. Tanta emozione alla presentazione: “Questa gara non deve morire mai”

 

 

CESENATICO – Marco Pantani, perbacco. C’è gente che solo a parlare di lui sente il groppo in gola e gli occhi umidi. Tanti, tantissimi. Tra quelli che gli hanno voluto più bene ci sono persone che lo onorano non solo a parole ma con i fatti. Dal Panathlon Cesena col presidente Dionigio Dionigi e il vice, l’imprenditore Pino Buda, fino al Gs Emilia di Adriano Amici e al Comune di Cesenatico con l’assessore Vittorio Savini, primo maestro di Pantani. Sono queste le figure che principalmente portano avanti il Memorial Pantani, di cui sabato 20 settembre si celebrerà l’undicesima edizione. Al Grand hotel Da Vinci di Cesenatico, alla presentazione ufficiale, l’emozione è palpabile.

 

Dionigi interrompe il suo discorso, Savini idem, Buda la prende alla larga. Tifosi, amici, uomini di sport. Dionigi ricorda la prima volta del Pirata al Panathlon – “Aveva appena vinto il Giro baby” – fuga ogni dubbio sulla corsa – “La presentiamo con largo anticipo per zittire certe voci sinistre su presunte rinunce” – e assicura: “Il nostro impegno viene dal cuore”. Savini non è da meno: “E’ un dovere e un onore ricordare il figlio più illustre di Cesenatico e lo è anche a prescindere da me. Questa manifestazione deve continuare per molti anni”.

 

Buda – definito dal giornalista Giorgio Martino “uomo di una generosità travolgente” – si porta dietro un vecchio rimpianto: “In trent’anni di sponsorizzazioni con la mia Sidermec non sono mai riuscito ad avere Marco”. Da vivo gli è sfuggito ma da morto ne illustra il nome come pochi altri. Quest’anno poi Pantani è in qualche modo presente anche nel premio alla carriera che verrà assegnato al teatro Petrella di Longiano la sera della corsa nell’ambito della 2xBene, la cronocoppie mista di beneficenza sempre organizzata dal Panathlon in collaborazione con la Fausto Coppi.

Il riconoscimento infatti andrà a Stefano Garzelli che nel 2000 ‘scippò’ con un gran finale il Giro d’Italia a Francesco Casagrande, allora alla Caldirola-Sidermec di Buda. “Marco fu decisivo – racconta l’imprenditore -.

E dire che mi aveva pure avvertito”.

Domenica 21 poi ci sarà la tradizionale manifestazione a coppie – ne sono attese un centinaio – di 13 chilometri con partenza e arrivo a Longiano. Sarà la conclusione di una tre giorno da sogno. Tre perché Amici il venerdì vuole portare i rappresentanti delle 25 squadre partecipanti – un record – al Memorial sulla tomba del campione. Sabato la corsa con partenza e arrivo a Cesenatico e tre squadre World tour: Lampre, Astana e Cannondale. Tre passaggi a Monte Vecchio e un circuito cittadino da ripetere quattro volte. Arriverà il solito gruppettino dei migliori. Il sogno, naturalmente, è vinca il corridore di casa: Manuel Belletti, uno che a Cesenatico ha lasciato il segno al Giro 2010

 

Foto BETTINIPHOTO

 

 

FONTE www.romagnanoi.it