Ansia da prestazione, stress da vigilia e scarsa attitudine a fronteggiare l’imprevisto. Così la mente – se non adeguatamente allenata – può deprimere una performance
Pensaci. Ti è mai capitato di finire una gara un po’ deluso perché non sei riuscito ad esprimerti come avresti voluto?
Una gara in cui, magari, sapevi che avresti potuto dare di più ma, per qualche ragione apparentemente ignota anche a te stesso, non sei riuscito a farlo?
A fine gara – nell’ascoltare i commenti dei corridori delusi dalla propria performance – raramente mi capita di sentir dire “oggi non è andata, fisicamente non ero in forma”.
Piuttosto è frequente sentir dire: “oggi non è andata, non c’ero con la testa!”, imputando così il risultato ottenuto proprio a quella parte di scibile umano interiore all’atleta, non visibile.
Peccato che proprio questa “GARA INTERIORE”, responsabile della maggior parte delle performance insoddisfacenti dei bikers, sia troppo spesso così trascurata.
Infatti, la tendenza degli atleti è quella di pensare che non ci si possa fare nulla, proprio perché la mente è considerata una parte “intangibile”, non misurabile e dunque non allenabile come il resto del corpo. Grave errore!
La psicologia dello sport, in realtà, è una SCIENZA e ci dimostra che questa parte MENTALE, che determina la qualità della performance in gara, è in realtà perfettamente allenabile.
Dunque, cari ciclisti, non disperate. Il Mental training è un insieme di tecniche e strategie mentali, messe a punto dai ricercatori in psicologia dello sport, che vi aiutano ad AFFRONTARE e VINCERE quella gara interiore che spesso determina l’esito della vostra performance in gara.
CIÒ CHE NELLE GARE NON SI VEDE… MA COMANDA IL TUTTO!
Molti ciclisti, nel prepararsi ad una gara, ragionano esclusivamente in termini di watt, potenza, forza, tecnica ed ogni giorno allenano ciascuno di questi elementi. L’obiettivo è arrivare all’appuntamento agonistico sperando nella performance ottimale che metta a frutto i miglioramenti derivanti dalla costanza di un allenamento settimanale. Scelta impeccabile. La preparazione fisica e tecnica, in effetti, è la base per affrontare le gare e richiede attenzione e cura in ogni dettaglio.
Ma se vuoi esprimerti al massimo nella performance, da sola questo tipo di preparazione NON BASTA!
Molti ciclisti ben allenati e preparati, infatti, si presentano il giorno della gara carichi di aspettative e intimoriti dall’idea di deluderle: atteggiamento mentale che, frequentemente, favorisce un livello di attivazione più alto di quello ottimale con il rischio di sviluppare tensione psico-fisica eccessiva.
Se il corridore non si è MENTALMENTE PREPARATO ad affrontare possibili imprevisti ed evoluzioni inedite della gara, il rischio è che – alle prime difficoltà – inizierà ben presto ad utilizzare un dialogo interiore negativo perdendo concentrazione e sincronia.
Se manca un lavoro di potenziamento sulla percezione di auto-efficacia, il biker sarà più soggetto a perdere fiducia nelle proprie capacità, interpretando così ogni suo errore in gara come la conseguenza di una preparazione fisica inadeguata.
Pensaci. Quanto tempo dedichi, nel corso della stagione, alla tua preparazione fisica e tecnica e quanto tempo dedichi all’allenamento mentale? Ricorda: il primo passo per “spostare il limite” parte sempre dalla testa.
Ti piacerebbe imparare delle tecniche di Mental Training per ottimizzare la tua performance in gara? Contattami all’indirizzo mail info@claudiamaffi.it
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a cura di Claudia Maffi Dott.ssa psicologa dello sport per iNBiCi magazine