La Slovenia continua a stupire il mondo del ciclismo. Tutti si aspettavano uno sloveno sul gradino più alto del podio della Milano-Sanremo, è venuto fuori però il nome a sorpresa: a trionfare nella 113ma edizione della Classicissima di Primavera è infatti Matej Mohoric, alla vittoria più bella della carriera trovata con un’azione da fenomeno in discesa.
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Non c’è stata una gran battaglia per centrare la fuga giusta. Al primo tentativo sono andati via otto uomini: Yevgeniy Gidich (Astana Qazaqstan Team), Artyom Zakharov (Astana Qazaqstan Team), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Filippo Tagliani (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Ricardo Alejandro Zurita (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Diego Pablo Sevilla (EOLO-Kometa), Samuele Rivi (EOLO-Kometa) e Filippo Conca (Lotto Soudal).
Il plotone ha lasciato spazio ai fuggitivi, un margine superiore ai 5′, gestendo però la situazione senza patemi. Il plotone a mano a mano ha ridotto il gap, alzando nettamente l’andatura sui Capi e trovando un ritmo spaziale, sotto la spinta di una UAE Emirates scatenata, sulla Cipressa. In difficoltà i velocisti, il plotoncino di testa si è ridotto nettamente ed è andato a riprendere gli ultimi coraggiosi Tonelli e Rivi in vista del Poggio.
Sull’ultima ascesa, la più attesa, ha preso in mano l’iniziativa uno spettacolare Tadej Pogacar: praticamente all’approccio il primo scatto, successivamente altre tre accelerazioni dello sloveno, che non è riuscito a fare la differenza. L’ultimo attacco è stato quello di Kragh Andersen, ma il drappello di testa ha scollinato praticamente compatto.
Il momento più importante è arrivato dunque sulla successiva discesa: un attimo di attesa quello che ha sfruttato Matej Mohoric, funambolo con la strada all’ingiù. Lo sloveno ha guadagnato a mano a mano metri fondamentali, pennellando le curve e nessuno è riuscito a reagire: vantaggio che è aumentato all’entrata nel centro di Sanremo e gestione nel chilometro conclusivo che lo ha lanciato verso la vittoria a braccia alzate.
Alle sue spalle la sorpresa Anthony Turgis (TotalEnergies) si è preso la piazza d’onore, mentre la volata dei battuti è stata vinta da Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), terzo, davanti a Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Pogacar. Migliore degli italiani un eccellente Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa), undicesimo.
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