E’ l’anno dell’Italia! La squadra femminile azzurra realizza l’ennesimo capolavoro regalandoci la terza medaglia d’oro di questi Mondiali grazie alla cuneese del Team Valcar Travel & Services, che regola Marianne Vos in uno sprint a due. Il bronzo va alla Polonia grazie a Katarzyna Niewiadoma davanti ad un potenziale futuro fenomeno quale è la diciannovenne ungherese Blanka Kata Vas.
Training Camp Spagna Costa Blanca
A Gennaio e Febbraio pedala con la tua bici
dove si allenano i campioni del Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta Espana
Scopri di più
Italia ed Olanda sono le formazioni faro da diversi anni nella categoria donne Elite, con le neerlandesi che puntano al pokerissimo consecutivo dopo Bergen 2017 (Chantal Blaak), Innsbruck 2018 e Imola 2020 (Anna Van der Breggen) e Yorkshire 2019 (Annemiek Van Vleuten). Ultima gara per la vincitrice uscente, così come per la americana Ruth Winder. Nella prima fuga la più attiva è la slovena Urska Bravec, poi va al comando la neozelandese Drummond che verrà raggiunta nei pressi del “Circuito Fiandre” che presenta i muri più ripidi e che provocano una grande selezione. Olanda e Gran Bretagna scattano a ripetizione con Van Vleuten, Van Dijk ed Henderson, mentre il Belgio fa fatica con Lotte Kopecky nel rispondere agli attacchi.
Le Azzurre sono perfette, grazie al lavoro di Elisa Longo Borghini, Marta Bastianelli, Maria Giulia Confalonieri e Marta Cavalli che rintuzzano ogni attacco. All’ingresso nel crcuito cittadino di Leuven c’è un timido attacco di Aude Biannic (Francia), seguito da uno più importante di Mavi Garcia. La spagnola della Alé – BTC Ljubljana va a guadagnare fino a 30” ma è Annemiek Van Vleuten in persona che scatena la maggiore bagarre per andare a riprendere l’iberica. Nel giro finale Italia, Olanda e Polonia sono le Nazionali più forti, sull’ultimo strappo sono infatti Van Dijk, Confalonieri e Niewiadoma che fanno il buco potenzialmente decisivo, ma agli ultimi 500 metri il terzetto di testa è composto da Elisa Balsamo, Elisa Longo Borghini e Marianne Vos. La campionessa di Ornavasso lancia perfettamente la cuneese che bissa il titolo vinto da Juniores a Doha nel 2016. Per l’Italia finalmente la gioia più grande nella categoria Donne Elite dieci anni dopo l’oro di Giorgia Bronzini a Copenaghen, che battè proprio Marianne Vos.
Elisa Balsamo è nata il 27 febbraio 1998 a Cuneo e corre per il Team Valcar – Travel & Services e quest’anno aveva già battuto Marianne Vos proprio in Belgio nel mese di marzo al GP Oetingen. Dalla prossima stagione passerà alla Trek-Segafredo diventando compagna di squadra di Elisa Longo Borghini. Queste le parole della cuneese subito dopo l’arrivo: “Non ci credo, è incredibile. La squadra è stata fantastica e senza di loro sarebbe stato impossibile vincere questo Mondiale. Tutto lo staff mi è stato vicino e qui in Belgio è arrivato anche il mio fidanzato a sostenermi in questa avventura. Dopo una stagione non facile è incredibile diventare Campionessa del Mondo”.
Domani si chiude con la gara dei professionisti sulla distanza di 268 km: partenza da Anversa alle 10:25 ed arrivo a Leuven. Si affronteranno un giro e mezzo del circuito cittadino prima di affrontarne uno del “Flanders Circuit”. Si torna nella zona del traguardo per altre quattro tornate e ancora una ulteriore sul secondo circuito, prima della fase finale con i due giri e mezzo nel circuito di Lovanio per assegnare il titolo Mondiale. Il Belgio, con Wout Van Aert e Remco Evenepoel nel ruolo di outsider, è considerato come squadra favorita, ma l’Italia con Matteo Trentin, Giacomo Nizzolo e il campione d’Europa Sonny Colbrelli sono ulteriormente competitivi. Attenzione alla Danimarca, pronta a piazzare il colpaccio con Magnus Cort Nielsen.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata