Dopo il bellissimo bronzo di domenica nella gara in linea, siamo arrivati alla vigilia della prova contro il tempo. Domani alle ore 4 italiane Elisa Longo Borghini tenterà l’assalto alla sua terza medaglia olimpica dopo i due terzi posti di Rio 2016 ed appunto quello di pochi giorni fa a Tokyo. Ai microfoni di InBiciMagazine abbiamo avuto modo di sentire Paolo Slongo, l’allenatore della Campionessa di Ornavasso, che ci ha permesso di assaporare le sensazioni a poche ore dalla gara.
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PAOLO, ORMAI MANCA POCO ALLA CRONOMETRO DI ELISA.
La cronometro è molto attesa ed incerta, soprattutto dopo aver visto la gara in linea di domenica. Elisa non parte tra le grandi favorite ma darà il massimo anche grazie alla spinta di morale che le ha dato la medaglia di bronzo vinta.
CHE COSA CI PUOI DIRE SUL TRACCIATO?
Sono 22 km con oltre 400 metri di dislivello con partenza ed arrivo all’autodromo del Fuji. Non ci sono molte curve impegnative, è un percorso classico per questo tipo di disciplina, sicuramente il caldo e l’umidità giocheranno un ruolo fondamentale. Dopo la partenza in leggera discesa si affronterà un tratto di salita al 6% lungo poco più di un chilometro, prima di riscendere nella seconda parte prima del traguardo.
RIGUARDO ALLE AVVERSARIE CHE SENSAZIONI HAI?
Credo che la gara di domenica abbia dimostrato che non ci sia una grande favorita. Van Vleuten ed Elisa hanno dimostrato di stare bene, un po’ meno Anna Van der Breggen che mi è parsa in condizione peggiore rispetto al Giro Donne.
SEI REDUCE ANCHE TU DAL GIRO DONNE, CHE RICORDI HAI DI QUESTA ESPERIENZA?
Positivi, ne sono felice. Ho seguito le tappe in ammiraglia Trek-Segafredo insieme a Giorgia Bronzini, che è il Direttore Sportivo della squadra femminile. Il Giro è una corsa fondamentale per le atlete, la loro vetrina più importante.
DAL PUNTO DI VISTA TATTICO CHE OPINIONE HAI SULLA PROVA IN LINEA DI DOMENICA?
Le olandesi dovevano fare la corsa essendo le grandi favorite, le altre nazionali hanno fatto ciò che dovevano fare. L’errore decisivo è stato quello di aver sottovalutato la fuga che è partita subito, e poi i Paesi Bassi, con quattro potenziali capitane e favorite per l’oro si sono un po’ pestate i piedi e ciò ha condizionato la prestazione generale.
CHI PUO’ VINCERE DOMANI?
Van Vleuten ha una condizione ottima per la medaglia d’oro ma non è la sola. Elisa c’è e darà tutto per ottenere un importante risultato: il pronostico è apertissimo.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata