Telaio aggressivo, batteria evoluta e range d’utilizzo ben oltre l’enduro. Ecco l’e-bike che supera ogni limite
Certamente tra le novità più attese del 2018, la Specialized Turbo Kenevo Expert 27,5 è già disponibile per la gioia dei molti e-Biker alla ricerca di nuovi limiti: i 180 mm di escursione su entrambe le ruote in sinergia con valori geometrici aggressivi permettono, infatti, di assaporare emozioni forti, allargando il range di utilizzo ben oltre l’e-nduro.
DESIGN DEL TELAIO
Il telaio in lega leggera rappresenta la naturale evoluzione della Turbo Levo, della quale ripropone la perfetta integrazione di batteria e motore. Il triangolo principale si differenzia, però, per la parte superiore che riproduce il design delle enduro muscolari.
Il carro posteriore, come ovvio, è caratterizzato dallo snodo sui foderi orizzontali (Horst Link). La sospensione posteriore è completata dall’ammortizzatore a molla elicoidale Öhlins TTX22M e assicura 180 mm di escursione alla ruota.
MOTORE E BATTERIA
La Drive Unit prodotta da Brose e affinata da Specialized è arrivata alla terza evoluzione, che ne migliora le prestazioni del 15% grazie al mantenimento della coppia massima anche a cadenze superiori a quelle precedenti. Ora si possono sfruttare i 90 Nm anche pedalando a 70 pedalate al minuto e oltre.
Inoltre, la versione 1.3 ha aumentato la soglia termica riducendo in modo sensibile i problemi dovuti al surriscaldamento.
L’accumulatore integrato e amovibile ha una capacità pari a 504 Wh e può essere ricaricato sia da montato sia dopo la sua asportazione dal tubo obliquo.
Diversamente dalla Levo, la nostra Kenevo dispone di un pratico comando remoto assistito da una cicalina che ci avvisa del passaggio al livello di assistenza superiore o inferiore tra i 3 disponibili.
Dieci i livelli di carica della batteria, visibili solo sul lato sinistro della batteria stessa; il colore rosso delle due ultime tacche indicano che la capacità residua è entrata in “riserva”.
Anche le prestazioni della Kenevo, al pari della Levo, possono essere ampiamente modificate attraverso l’app gratuita “Mission Control” di Specialized. Ultimamente sono disponibili app ancora più sofisticate che aumentano le possibilità di gestione dei parametri che determinano la reale assistenza del motore.
GEOMETRIA
L’ingombro limitato del motore permette di contenere in modo esemplare la quota di carro posteriore che, nonostante i 180 mm di escursione della sospensione posteriore e le ruote da 27,5×2,80”, misura solo 443 mm.
Il triangolo principale è, invece, caratterizzato dai valori di inclinazione dello sterzo e di reach rispettivamente uguali a 65° e 431 mm (taglia M) che danno origine ad un interasse lungo 1205 mm; 350 sono i millimetri di distanza da terra del movimento centrale che hanno ricadute molto positive sul baricentro della Kenevo; per limitare gli impatti tra pedali e asperità del terreno i tecnici californiani l’hanno dotata di pedivelle accorciate a 165 mm.
Diversamente dalla norma, che prevede per lo standard di ruote da 27,5+ l’utilizzo di una forcella da 29”, sulla nostra Kenevo è montata una Lyrik da 27,5”, il che comporta la diminuzione della quota di Rake della forcella da 51 a 46 millimetri e, di conseguenza, un aumento della stabilità alle alte velocità.
Geometria |
Misure rilevate |
Taglie |
S, M (test), L e XL |
Reach |
431 mm |
Angolo di sterzo |
65° |
Carro posteriore |
443 mm |
Interasse |
1205 mm |
Altezza movimento centrale |
350 mm |
Tubo Verticale |
435 mm |
Tubo di sterzo |
110 mm |
SPECIFICHE
I componenti sono stati selezionati in modo di non far lievitare eccessivamente il prezzo di listino senza rinunciare a prestazione di alto livello. Le sospensioni e, in particolare l’ammortizzatore Öhlins TTX22M con molla elicoidale, assicurano prestazioni elevate, ben assecondate dai nuovi pneumatici Specialized Butcher da 27,5×2,80” montati su ruote Roval Traverse con canale di 38 mm. Originale il reggissella telescopico che ha la prerogativa di modificare l’assetto della sella che, contemporaneamente al suo abbassamento, determina l’inclinazione verso l’alto del naso.
La trasmissione GX utilizza dentature pari a 32×11/42 ed è caratterizzata dal comando che controlla l’accorciamento e l’allungamento della rapporto sempre di una singola posizione.
Marca e modello |
Specialized Turbo Kenevo Expert 27,5 |
Prezzo bici in test |
€ 5.990,00 |
Peso |
24,2 kg |
Telaio |
Lega leggera M5 |
Motore |
Specialized 1.3 |
Accumulatore |
Integrato 504 Wh |
Computer |
Comando remoto |
Forcella |
Lyrik RCT3 Boost 27,5” 180 mm |
Ammortizzatore |
Öhlins TTX22M |
Trasmissione |
GX1 32×11/42 denti |
Cambio e comandi |
GX |
Freni |
Sram Code R 200/200 mm |
Ruote |
Roval Traverse 27,5 con canale di 38 mm |
Pneumatici |
Butcher Grid 27,5×2,80” |
Reggisella |
Command Post WU 125 mm(S e M) 150 mm(L XL) |
Manubrio |
Specialized 780 mm |
Attacco |
Specialized Trail |
Sella |
Body Geometry Henge Comp |
info |
IL RESPONSO DEL TEST
In sella alla Kenevo ci si trova subito a proprio agio, sul manubrio troviamo la sola aggiunta del comando remoto dell’assistenza.
La taratura fine della sospensione posteriore, dotata di ammortizzatore a molla con regolazione delle alte e basse velocità in compressione, richiede una procedura diversa rispetto a quella tipica di un ammortizzatore ad aria: attraverso il precarico della molla si può modificare il Sag ma, in alcuni casi, può essere necessaria la sostituzione della molla con una più adatta al peso del Biker.
Sin dalle prime pedalate su terreni scorrevoli e non si apprezza l’eccellente scorrevolezza degli pneumatici, sopratutto in considerazione della sezione pari a 2,80” e alla scolpitura molto aggressiva. Nelle discese più impegnative si apprezzano, invece, le loro doti di aderenza.
Nelle salite più trialistiche è necessario un lungo periodo di apprendistato prima di sviluppare il feeling che permette di superare ostacoli impegnativi. In queste situazioni si fatica anche ad adattarsi al reggisella Command Post WU che, in concomitanza all’abbassamento della sella, ne determina anche l’inclinazione verso l’alto della sua parte anteriore: si tratta di una impostazione che si fa molto apprezzare in discesa e meno in salita.
In discesa, invece, ci si trova subito a proprio agio, la velocità di percorrenza aumenta in modo sensibile senza pregiudicare il controllo del mezzo e, più i terreni si fanno ostici, più si apprezzano le doti di questa e-nduro che strizza l’occhio al e-gravity.
RANGE DI UTILIZZO
a cura di Roberto Diani Copyright © INBICI MAGAZINE
foto credit Foto: Irene Diani