Con oltre 1.700 iscritti, la Divinus Bike compie il giro di boa del Circuito Veneto.
La nuova logistica e il nuovo percorso, un unico tracciato da ripetersi due volte per chi sceglieva il Marathon (75 km) e una sola volta per chi sceglieva il Classic (42 km), hanno dato prova di funzionalità ed efficienza. La gara è stata molto combattuta e bella da vedere grazie alla partecipazione dei migliori interpreti di specialità. Leonardo Paez aveva una marcia in più e solo Juri Ragnoli del Team Scott, è riuscito a contenere i suoi attacchi. Il colombiano della Bianchi, sugli strappi più duri sembrava non faticasse e all’ultimo scollinamento guadagnava preziosi secondi; dopo gli ultimi quattro chilometri di piano, tagliava per primo il traguardo a braccia alzate, secondo Ragnoli a 16 secondi e terzo Cattaneo più attardato.
La gara femminile ha visto l’apoteosi della “Solita” Elena Gaddoni il cui distacco dalla seconda, Anna Ferrari, ha superato i venti minuti.
Anche la giornata di sabato è stata molto animata con la prima Divinus Boys, gara riconosciuta dalla federazione ciclistica italiana. Oltre duecento ragazzini si sono dati battaglia su un percorso avvincente che ha riscosso molti consensi.
La classifica di tappa della Coppa Veneto Zerowind, è vinta da Zaglio-Manfredi che stacca di quasi un minuto Pendini e Sagata, sul traguardo a pari merito. In ambito femminile Lorena Zocca è ancora leader di classifica.
L’undicesima Divinus Bike era valida anche come tappa del Marathon Tour e gara del Prestigio Mtb Magazine.
Ricordiamo che la quinta tappa de La Serenissima Coppa Veneto ZeroWind, la Granfondo dei Cimbri, è in programma il 1 giugno a Gallio Vicenza. Poi sarà la volta de La Terre Rosse che chiude una settimana intera di sport outdoor e la 24H della Serenissima, valida solo per la classifica Team.
Nella foto, il podio maschile
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