Si curano con attenzione maniacale i tracciati, i pacchi gara e la sicurezza. Ma se mancano i servizi igienici, tutto va… a rotoli
Uno dei “punti deboli” nelle manifestazioni sportive è la carenza delle toilette. Dalla pianificazione delle strutture alla cura dei servizi igienici, il tema, anche per questioni di senso civico, va affrontato a 360°. Ma non sempre è così.
Girando con “occhio clinico” per gare e granfondo, sia su strada che in MTB, ci siamo accorti che agli organizzatori, a volte, manca quel “colpo d’occhio” necessario per dimensionare le strutture in base al numero dei partecipanti.
Altre lacune importanti, poi, vengono dalla gestione dei servizi, spesso sotto dimensionati o addirittura inadeguati non solo al numero dei partecipanti, ma anche del pubblico e degli accompagnatori che seguono abitualmente gli appassionati.
Qualche settimana fa ho visto con i miei occhi una manifestazione di 800 partecipanti con tanto di accompagnatori, con la disponibilità di soli due bagni chimici a disposizione di tutti e posizionati nella piazza: tra l’altro la sera precedente l’organizzazione aveva predisposto sotto il tendone una bella serata rock: potete immaginare al mattino com’erano ridotti…
Voi non ci crederete, ma la credibilità e la qualità di una gara, passano anche attraverso la gestione dei servizi igienici. In molti casi le lamentele e le critiche sulla manifestazione sono riferite proprio a questi servizi. Ottima cosa sarebbe proporzionare i servizi igienici in base al numero delle persone legate ai partecipanti e prevedere una o più addetti che li tengano puliti.
Anche nella scelta del numero dei tavoli per il pasta-party o delle docce, gli organizzatori a volte pagano dazio. Riporto il caso di una recente gara di mtb in cui i tavoli e le sedie erano chiaramente sottodimensionate, per cui la gente non sapeva dove sedersi per mangiare.
Certo, bisogna anche tener conto del cosiddetto “coefficiente di contemporaneità” che prevede che gli atleti arrivino in tempi e modi diversi all’arrivo, ma è altrettanto vero che più corta è la gara più ravvicinati sono gli arrivi, specie nelle classic in mtb di 40/45 chilometri.
Fonte GIANLUCA BARBIERI Copyright © INBICI MAGAZINE