Roman Kreuziger è ancora in attesa del verdetto definitivo sulle sue presunte irregolarità nel passaporto bioligico.
Il corridore della Tinkoff-Saxo ha voluto sottoporti alla macchina della verità per confermare la sua innocenza. La prova è stata fatta a Praga da Terry Mullins, membro della British Polygraph Association e della American Polygraph Association, e il ceco è stato sottoposto a tre domande sull’eventuale uso di droghe a cui ha risposto con un secco no, trovando la conferma anche nei risultati della macchina della verità. Kreuziger ha voluto sottolineare come questo test per lui sia stato importante perché non ha nulla da nascondere in vista della prossima udienza presso il Tribunale Arbitrale dello Sport.
Fonte spaziociclismo.it