Era forse la frazione più temuta di tutta la Grande Boucle, il vero e proprio tappone pirenaico: c’è stato finalmente l’atteso scontro diretto in montagna tra i big nella Muret-Saint-Lary-Soulan (Col du Portet), ma ancora una volta non c’è storia in questo Tour de France 2021, con Tadej Pogacar che prende in mano la situazione e trionfa in Maglia Gialla.
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Prima parte di corsa completamente pianeggiante ed anche piuttosto noiosa. Ci si aspettava infatti gran battaglia per la fuga, invece il tentativo giusto è andato via dopo pochi chilometri: all’attacco Lukas Pöstlberger (Bora-Hansgrohe), Danny van Poppel (Intermarché-Wanty Gobert), Dorian Godon (AG2R-Citroën), Anthony Pérez (Cofidis), Anthony Turgis (TotalEnergies) e Maxime Chevalier (B&B-KTM).
Anche oggi ad assumersi la responsabilità dell’inseguimento è stata la UAE Emirates che ha lasciato agli attaccanti anche oltre 8′ di margine. A mano a mano il vantaggio si è andato ad assottigliare, con la compagine della Maglia Gialla che ha aumentato il ritmo soprattutto sulle salite finali.
Davanti l’ultimo a resistere è stato un coraggioso Anthony Perez, che è stato raggiunto dai migliori dopo metà scalata dell’ultima e decisiva salita di giornata, il Col du Portet. A prendere l’iniziativa è stato ovviamente Tadej Pogacar: la Maglia Gialla in prima persona ha accelerato più volte, senza però riuscire a scrollarsi di ruota Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Richard Carapaz (Ineos Grenadiers).
Poco prima del triangolo rosso dell’ultimo chilometro l’attacco a sorpresa di Carapaz, che non è però scappato via. Nella volata ristretta Pogacar non ha avuto problemi ad imporsi da fenomeno su Vingegaard e sull’ecuadoriano. A completare la top-5 David Gaudu (Groupama FDJ) e Ben O’Connor (AG2R Citroen). Quasi 2′ persi per Rigoberto Uran (EF Nippo), che vede quasi sfumare le chance di podio.
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