Fernando Gaviria ha vinto la sesta e ultima tappa del Tour of Oman, imponendosi in volata sul traguardo di Matrach Corniche.
I 135 km che congiungevano la località d’arrivo con Al Mouj Muscat erano pianeggianti, salvo due muri e uno “zampellotto” di mezzo chilometro al 7,3% di pendenza media da affrontare per tre volte lungo il circuito conclusivo. Il colombiano della UAE Emirates ha firmato il secondo successo in questa breve corsa a tappe in Medio Oriente, riuscendo a prevalere nei confronti dell’australiano Kaden Groves (Team BikeExchange-Jayco) e del belga Amaury Capiot (Team Arkéa-Samsic).
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Da segnalare la polemica del britannico Mark Cavendish, sesto nell’ordine d’arrivo, che è stato chiuso alle transenne da Max Richeze (gregario di Gaviria, squalificato ndr). Il ribattezzato Cannonball è stato costretto a tirare i freni per non finire addosso alle barriere e poi ha platealmente mandato l’argentino a quel paese. Ammirevole il tentativo di Fausto Masnada sull’ultimo strappo di giornata, ma naturalmente le squadre dei velocisti non hanno concesso spazio.
A vincere la classifica generale è stato il ceco Jan Hirt (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), capace di conquistare la maglia di leader al termine della giornata di ieri dopo il bellissimo trionfo in salita a Green Mountain. Sul podio sono saliti anche Fausto Masnada (Quicl-Step Alpha Vinyl Team, secondo con un ritardo di 1 minuto) e il portoghese Rui Costa (UAE Emirates, l’ex Campione del Mondo, terzo a 1’16”). Si tratta del quarto sigillo in carriera per il 31enne Hirt dopo aver vinto il Giro d’Austria 2016 imponendosi nella quarta tappa.
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