Con due tappe vinte su tre il corridore trentino è uno dei maggiori protagonisti della manifestazione, imponendosi anche nella Imst-Naturno (162 km). Una tre giorni indimenticabile per il portacolori della Ineos-Grenadiers che, dopo aver trionfato ad Innsbruck nella giornata di lunedì, ha festeggiato il suo compleanno ieri prima dell’ennesimo successo odierno, arrivato dopo una lunga fuga.
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Gianni Moscon si trovava in un gruppetto di attaccanti che comprendeva anche Matteo Fabbro e Felix Grosschartner (Bora-Hansgröhe), Hermann Pernsteiner (Bahrain – Victorious), Tejay Van Garderen (EF-Nippo), Alessandro De Marchi (Israel – Start Up Nation), Luis Leon Sanchez (Astana – Premier Tech), Antonio Nibali (Trek-Segafredo) e Michael Storer (Team DSM). La tappa prevedeva le salite del Piller Sattel, del Passo Resia (2. cat.), Frinig e Tarres (3. cat.). Proprio qui avviene la selezione decisiva messa in atto proprio da Gianni Moscon, che se ne va con a ruota la coppia della Bora e Storer.
Nel finale di tappa il trentino fa partire lo sprint in testa non permettendo nulla ai propri avversari e porta a due il numero di vittorie personali in stagione. Simon Yates rimane in testa alla classifica, mentre c’è stato qualche sussulto per Pavel Sivakov: il russo, campione uscente del Tour of the Alps, è caduto non lontano dall’arrivo ma per fortuna è riuscito a risalire in bici senza apparenti problemi mantenendo la seconda piazza assoluta. Chiude il podio Pello Bilbao, che risale ben sette posizioni. Il basco era infatti undicesimo questa mattina alla partenza da Imst, ed il suo distacco da Yates è di 1’04, come Daniel Martin.
Nelle varie speciali classifiche Alessandro De Marchi scavalca lo stesso Yates al comando del ranking degli scalatori, mentre conserva la leadership come miglior giovane l’ecuadoregno Jefferson Cepeda (Androni – Sidermec). L’austriaco Felix Engelhardt (Tirol-KTM) è il detentore della Maglia Rossa nella speciale classifica dei traguardi volanti.
Le dichiarazioni di Gianni Moscon subito dopo l’arrivo: “La tappa è stata veloce e dura, sapevo che su un arrivo del genere avrei potuto farcela e sono riuscito a giocare le mie carte.” Anche il Miglior Giovane Jefferson Cepeda ha commentato: “E’ stata una tappa difficile, la squadra nel finale ha lavorato bene per farmi mantenere la Maglia Bianca. Abbiamo ancora due giorni difficili da affrontare ma daremo tutti il massimo fino alla fine della manifestazione.”
Il Tour of The Alps 2021 continua domani con quella che è considerata come la tappa regina: si va da Naturno a Valle del Chiese/Pieve di Bono per 168 km e soprattutto 3880 metri di dislivello. Si salirà ai 1706 metri del Passo Castrin (punto più alto della manifestazione), sul Passo Campo Carlo Magno (1.cat) e a Boniprati, inedita scalata di 2° categoria. La vetta è posta a soli 6 km dal traguardo di Pieve di Bono.
a cura di Andrea Giorgini ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine