Gara folle a Tokyo per la prova su strada femminile, dove una sorprendente Anna Kiesenhofer regala una storica vittoria olimpica per l’Austria. La trentenne, già campionessa nazionale e con un passato nel triathlon e nelle granfondo, è partita al KM. 0 insieme ad un gruppetto con la polacca Anna Plichta e la israeliana Omer Shapira, la sudafricana Carla Oberholzer e la namibiana Vera Looser, rimanendo poi da sola nella fase finale. Il podio è completato da Annemiek Van Vleuten (Paesi Bassi) ed Elisa Longo Borghini, che regala la terza medaglia all’Italia in questa edizione dei Giochi.
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Il quintetto in testa inizialmente aveva raggiunto i dodici minuti di vantaggio nonostante il dislivello positivo di quasi 3000 metri e una distanza totale di 137 km. Nella prima fase si sono portate all’inseguimento l’etiope Selam Amha e l’eritrea Mossana Debesay, riprese dalla paraguayana Agua Marina Espinola e dalla cilena Carolina Anais Soto. Nel gruppo solo la Germania con Trixi Worrack e la uzbeka naturalizzata Olga Zabelinskaya sembrano inizialmente limitare i danni ma lo fanno in modo timido. Le azzurre restano ben coperte, mentre le favoritissime olandesi (vincitrici delle ultime due medaglie d’oro di Londra e Rio grazie a Marianne Vos e Anna Van der Breggen) cominciano a farsi vedere a circa 60 km dal traguardo, prima con Demi Vollering e poi con Annemiek Van Vleuten.
Nella fuga, l’azione decisiva della Kiesenhofer avviene sul Kagosaka Pass, dove riesce a staccare Plichta e Shapira. L’azione della austriaca rimane sempre composta e regolare, mentre alle sue spalle avvengono una serie di scatti e controscatti che non portano a una soluzione che riesce a cambiare le sorti della corsa. Poco prima del primo ingresso nel circuito automobilistico del Fuji è il turno della francese Juliette Labous, che riesce a prendersi circa 30” e li mantiene fino a circa 10 km dal traguardo.
E’ nella tornata finale dentro l’autodromo che Annemiek Van Vleuten attacca, ed Elisa Longo Borghini va al suo inseguimento, ma per loro è troppo tardi per riprendere Anna Kiesenhofer: l’austriaca, incredula, è medaglia d’oro, la prima nel ciclismo su strada femminile ai Giochi Olimpici. Van Vleuten arriva a 1’15” e Longo Borghini a 1’29” bissa il bronzo di Rio, dando la terza medaglia all’Italia a queste Olimpiadi. Nella top 10 anche l’ottima Marta Cavalli, ottava.
L’Austria sull’onda dell’entusiasmo di questa impresa, può ripetersi domani nella Mountain Bike, dove ha la tirolese Laura Stigger (già Campionessa del Mondo su strada Junior a Innsbruck 2018) come una delle papabili per una medaglia. Nel Cross Country maschile è molto atteso il duello tra Mathieu Van der Poel e Tom Pidcock.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata