Spettacolo e tanto pubblico sulle strade della 44° Coppa Caduti di Reda, gara ciclistica riservata a Elite e Under 23 e organizzata dalla S.C. La Rôda-Reda. Erano iscritti 200 corridori (di 11 nazionalità) in rappresentanza di 27 società sportive, provenienti da 10 Regioni italiane. Vittoria a Davide Plebani, lombardo di Sarnico (Bg), che poco più di un mese fa è salito sul podio ai Campionati del mondo di ciclismo su pista.
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E’ stato Davide Plebani a conquistare il successo nella 44° Coppa Caduti di Reda, denominata anche Gran Premio De Dietrich e valida anche come 65° Giro della Romagna e 28° Trofeo Il Cappello d’Oro. Un’edizione particolarmente intensa e combattuta della gara organizzata dalla S.C. La Rôda-Reda del presidente Danilo Costa, di Giovanni “Picio” Calderoni e di tutto l’infaticabile gruppo di volontari che ogni anno riesce a portare nella piccola ma appassionata Reda i più forti dilettanti del panorama ciclistico italiano.
Una 44° Coppa Caduti di Reda che registra un vincitore di alto livello: Davide Plebani, classe 1996, lombardo di Sarnico (Bg), nel 2019 è già salito sul podio (poco più di un mese fa) ai Campionati del mondo su pista in Polonia nell’inseguimento individuale, ottenendo uno straordinario bronzo nella prova in cui Filippo Ganna ha conquistato l’oro mondiale.
Davide Plebani, subito dopo il traguardo: “Sono molto contento di aver vinto al termine di una gara così bella e combattuta. Dopo gli impegno su pista, che hanno portato anche un podio ai Campionati del Mondo, mi sono allenato per migliorare il fondo in vista delle gare su strada. Oggi è andata davvero bene. Grazie anche ai tecnici e al mio team, che è davvero un gruppo fantastico e unito. Questo progetto ci consente di dedicarci al meglio alla pista, ma poi anche di poter puntare a buoni risultati su strada”.
LA CRONACA – Il via ufficioso da Reda alle ore 13 e partenza ufficiale alle 13.15, dopo gli omaggi al Monumento ai Caduti di Reda (prima del trasferimento) e a Stefano Cornacchia. Alla partenza c’erano corridori di 11 nazionalità diverse, in rappresentanza di 27 società sportive (provenienti da 10 Regioni italiane).
Il percorso ormai consolidato di 150,7 km prevede sette Gran Premi della Montagna: Cima Carla (due volte, al km 50 e al km 70), Monticino (km 78), Vernelli (km 92), di nuova Cima Carla (km 116), Montebrullo (km 132) e via San Biagio Antico (km 133). Non a caso la corsa è conosciuta come “corsa di Sët Strëpp” (i “sette strappi”, in romagnolo).
Gruppo davvero numeroso, guidato nelle prime fasi di gara dalle maglie Porto Sant’Elpidio Monte Urano, formazione molto attesa dopo la doppietta del 2018. La Work Service Videa Coppi Gazzera monopolizza invece i primi due traguardi volanti: Davide Adamo transita per primo al TV di Corleto in omaggio a Stefano Cornacchia(km 17), mentre il compagno Davide Boscaro precede lo stesso Adamo e Michael Minali al TV in località Prada (km 23,5, trattoria La Miseria).
Il gruppo si presenta compatto, senza tentativi degni di nota, fino alla prima scalata alla Cima Carla (km 50). A transitare per primo sulle strade di casa è il faentino Manuele Tarozzi (#inEmiliaRomagna Cycling Team), davanti a Davide Plebani (Arvedy Cycling) e a un altro romagnolo, Matteo Domenicali (Beltrami Tsa Hopplà Petroli Firenze).
Andando verso il secondo passaggio sulla Cima Carla (km 70), si avvantaggiano in sei: con Filippo Tagliani (Casillo Maserati) che al GPM precede Diego Frignani (Gragnano Sporting Club) e Francesco Lamon (Arvedi Cycling); completano il sestetto Simone Sanò (Overall Tre Colli Cycling Team), Tommaso Campesan (Work Service Videa Coppi Gazzera) e Alex Ponti (#inEmiliaRomagna Cycling Team). Il loro vantaggio sale fino a 50″ e affrontano insieme anche il 3° GPM di giornata (Monticino, km 78), ma vengono poi raggiunti dal gruppo principale che torna così compatto.
Attacca poi Flavio Tasca (Work Service Videa Coppi Gazzera), immediatamente raggiunto da Davide Plebani (Arvedi Cycling), Andrea Cervellera (Casillo Maserati), Raffaele Radice (Porto Sant’Elpidio Monte Urano) e Marco Lolli (Aran Cucine Vejus). Il loro vantaggio sale a 25″ all’imbocco della quarta asperità del giorno, Cima Vernelli (km 92), ma vengono raggiunti in cima da quello che resta del gruppo principale, ormai ridotto a poco più di 30 unità.
Andando verso il 5° GPM (Cima Carla) si avvantaggiano in nove: Fabio Di Guglielmo, Raffaele Radice e Artur Sowinski (VPM Porto Sant’Elpidio Monte Urano), Carloalberto Giordani e Davide Plebani (Arvedi Cycling), Andrea Cervellera (Casillo Maserati), Manuele Tarozzi (#inEmiliaRomagna Cycling Team), Lorenzo Ginestra (Aran Cucine Vejus) e Pietro Di Genova (Bevilacqua Sport – Ferretti).
In cima si forma un terzetto, con Sowinski, Plebani e Di Genova che riescono a guadagnare un vantaggio sempre maggiore, fino a superare il minuto. Un vantaggio che consente loro di superare gli ultimi due GPM (Montebrullo e San Biagio Antico) e presentarsi a Reda per giocarsi il successo nello sprint a tre, con Plebani che vince praticamente per distacco.
Per il vincitore Davide Plebani c’è la soddisfazione di scrivere il proprio nome in un albo d’oro che comprende molti atleti poi passati professionisti, come Fabiano Fontanelli, Nicola Loda, Cristian Moreni, Paolo Bossoni, Leonardo Bertagnolli e il campione olimpico su pista Elia Viviani (primo a Reda nel 2009). Un albo d’oro importante per un appuntamento nato nel 1946 e che, dal 1982, è sempre stato riproposto in calendario dagli organizzatori per omaggiare la memoria dei Caduti per la Libertà.
Ordine d’arrivo:
- Davide Plebani (Arvedi Cycling) km 150,7 in 3h 38’42” alla media di 41,344 km/h
- Artur Sowinski (VPM Porto Sant’Elpidio Monte Urano) a 1”
- Pietro Di Genova (Bevilacqua Sport – Ferretti) a 3”
- Luca Coati (Casillo – Maserati) a 18”
- Andrea Di Renzo (VPM Porto Sant’Elpidio Monte Urano) a 27”
- Nicolò Pencedano (Bevilacqua Sport – Ferretti) a 31”
- Filippo Fiorelli (Gragnano Sporting Club)
- Michele Corradini (Team Fortebraccio)
- Francesco Baldi (Overall Tre Colli Cycling Team)
- Andrea Cacciotti (Casillo – Maserati)