Giornata trionfale per i colori azzurri sulle strade della Vuelta a Espana 2015.
Sul traguardo di Fuente del Chivo, in vetta all’Alto Campoo, a vincere è stato Alessandro De Marchi (BMC Racing Team) che finalmente è tornato a brillare dopo tanti problemi fisici. Seconda posizione per un altro italiano, Salvatore Puccio (Team Sky), anch’egli protagonista di una spettacolare fuga, mentre a chiudere il podio è giunto Jose Joaquin Rojas Gil (Movistar Team).
Tanti attacchi alla maglia rossa Fabio Aru (Astana Pro Team), soprattutto da parte del redivivo Nairo Quintana (Movistar Team), ma il sardo si è saputo difendere nonostante un atteggiamento forse troppo battagliero.
La conformazione della tappa faceva ben sperare per coloro che puntavano ad andare in fuga, ed infatti la prima ora di corsa è stata caratterizzata da un turbinio di scatti. Alessandro De Marchi e Salvatore Puccio sono sembrati da subito i più convinti e sono stati premiati al chilometri 55 quando il gruppo maglia rossa ha lasciato a loro spazio. Insieme ai due azzurri si sono avvantaggiati altri tre atleti: Mikael Cherel (AG2R La Mondiale), Carlos Quintero Norena (Team Colombia) e Jose Joaquin Rojas Gil (Movistar Team). La buona riuscita di questo tentativo è parsa subito chiara: la formazione della maglia rossa non si è spremuta e il divario è subito salito fino a toccare i 10 minuti.
Il Rosso di Buja sembrava, insieme al colombiano Quintero, il miglior scalatore del drappello di testa, ma la salita finale verso Alto Campoo non lo favoriva: la strada ampia, la scarsità di curve e le pendenze blande erano adatte a corridori come Rojas, Puccio e Cherel. Proprio il francese della AG2R ha rotto gli indugi ai -4 con due attacchi decisi, entrambi rintuzzati dai rivali. In vista dell’ultimo chilometro è stato Puccio ad allungare; soltanto De Marchi ha avuto la caparbietà e la forza per riprendere il siciliano della Sky e staccarlo sulle rampe più dure di questa montagna. Per il friulano della BMC si tratta del primo successo di questo 2015, un anno sfortunato a causa di vari problemi fisici.
Dietro ai 5 battistrada si è infiammata la lotta per la classifica generale. Fabio Aru (Astana Pro Team) e Nairo Quintana (Movistar Team) hanno monopolizzato con le proprie squadre la vetta del gruppo per l’intera scalata. Ai -4 è arrivato l’attacco del sardo, lanciato da un Mikel Landa Meana rientrato nel ruolo di gregario; il capitano della Astana pensava di fare il vuoto come accaduto a Andorra, ma un redivivo Quintana ha saputo tenere il suo passo e anche Joaquim Rodriguez (Team Katusha) , Johan Chaves (Orica GreenEDGE) e Rafal Majka (Tinkoff – Saxo) sono riusciti a riportarsi sotto. A 2000 metri dalla vetta Purito e Quintana hanno lanciato il contrattacco e Aru ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per mantenere il proprio distacco sul traguardo inferiore ai 10”. Ha pagato un dazio più ampio Tom Dumoulin (Team Giant – Alpecin), che nonostante la salita fosse pedalabile ha lasciato quasi 30” sulla strada.
Adesso la generale vede ancora Fabio Aru in maglia rossa con 26″ di margine su Joaquim Rodriguez e 49″ su Tom Dumoulin; guai a dare per perduto Nairo Quintana anche se il suo ritardo dalla vetta è di 3 minuti. Domani ancora montagne con la seconda di tre tappe infernali: l’arrivo sarà posto in vetta all’Alto de Sotres e non mancherà lo spettacolo.
Fonte www.direttaciclismo.it
Matteo Pierucci