Martedì inizierà la Vuelta a Burgos 2021, l’equivalente spagnolo di Tour of the Alps e Giro del Delfinato, vale a dire la gara a cui prendono parte gli uomini che puntano al successo della Vuelta a España per rifinire la condizione.
Il tracciato si compone di cinque tappe, la prima prevede l’arrivo in vetta a un breve strappo, la seconda è adatta agli sprinter, la terza presenta il traguardo giù dalla discesa del temibile Picon Blanco, la quarta è anch’essa perfetta per le ruote veloci e la quinta termina sull’erta simbolo della manifestazione in questione: Lagunas de Neila.
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Al via, innanzitutto, troviamo una Ineos ricca di talento con Egan Bernal leader che sarà affiancato da Ivan Ramiro Sosa, un vero specialista di questa gara, capace di vincere le edizioni 2018 e 2019 e di imporsi per tre anni consecutivi a Lagunas de Neila, e da Pavel Sivakov. Non sarà da meno la Bahrain Victorius che schiera il secondo classificato del Giro d’Italia Damiano Caruso, il rientrante Mike Landa, un Mark Padun in grandissima forma e l’elvetico Gino Mader.
Di alto livello sarà anche la selezione della DSM. Il sodalizio teutonico, infatti, si affida a Romain Bardet e a Jai Hindley per la classifica generale, mentre l’azzurro Alberto Dainese si occuperà degli sprint. Dal novero dei favoriti, ovviamente, non si può escludere nemmeno Alexander Vlasov, al quale l’Astana mette di fianco corridori di qualità come Luis Leon Sanchez, Oscar Rodriguez, Gorka Izagirre e Harold Tejada.
Un altro dei favoriti per il successo finale è il capitano della EF Education-Nippo Hugh Carthy, il quale, però, al suo fianco avrà una squadra decisamente inferiore rispetto a quelle dei rivali. Ai nastri di partenza, inoltre, troviamo anche Simon Yates. Il britannico della BikeExchange non ha impressionato né alle Olimpiadi né alla Clasica di San Sebastian e prenderà parte alla Vuelta a Burgos per capire se ha la condizione necessaria per presentarsi al via della Vuelta a España.
Per quanto concerne le volate, il nome di riferimento sarà quello del belga Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe), il quale è probabilmente inferiore al sopraccitato Dainese per quanto concerne le punte di velocità, ma potrà fare affidamento su un treno migliore e su un certo Daniel Oss come apripista. Per ciò che riguarda il contingente azzurro, tra l’altro, per gli arrivi a ranghi compatti ci sono anche il rientrante Sacha Modolo (Alpecin-Fenix) e un Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa) che, al momento, pare godere di un’ottima condizione.
Tra gli altri velocisti, un nome molto interessante è quello del giovanissimo transalpino Alexis Renard (Israel-Start Up), il quale è reduce dal terzo posto nella classifica generale del Tour de Wallonie ed è molto adatto anche a una frazione come la prima, la quale termina in cima a uno strappo. Tra i padroni di casa, il nome di riferimento è quello di Jon Aberasturi (Caja Rural), un atleta che, da queste parti, ha sempre fatto molto bene e due anni fa vinse anche una tappa davanti a Giacomo Nizzolo. Tuttavia, vi è qualche dubbio sul suo attuale stato di forma, dato che ha deluso sia alla Vuelta a Castilla y Leon che al Circuito de Getxo.
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