Arriva lo spettacolo alla Vuelta a España 2021, un aperitivo di ciò che succederà nei prossimi giorni sulle montagne. Arrivo molto suggestivo e ricco di emozioni quello della sesta tappa: in vetta allo strappo di Alto de la Montaña de Cullera si impone alla grande Magnus Cort Nielsen (EF Education Nippo), che in fuga è riuscito a resistere alla rimonta dei big e soprattutto di Primoz Roglic, secondo e nuova maglia rossa.
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Inizio diverso rispetto alle giornate precedenti, c’è stata gran battaglia per centrare la fuga giusta. Cinque uomini ad animare l’attacco di giornata: Jetse Bol (Burgos-BH), Magnus Cort (EF Education Nippo), Bert Jan Lindeman (Team Qhubeka NextHash), Joan Bou (Euskaltel-Euskadi) e Ryan Gibbons (UAE Team Emirates). Il plotone da subito si è rialzato, con la Trek-Segafredo che ha lasciato un margine superiore ai 7′.
Nella seconda metà di gara si è accesa la corsa. Il gruppo ha accelerato nettamente l’andatura con la Bike-Exchange intenzionata a diminuire il gap dagli attaccanti. Successivamente è aumentato il vento laterale e la Ineos Grenadiers ha preso in mano le redini del plotone creando diversi ventagli: per un tratto il gruppo si è spezzato in diversi tronconi, con in difficoltà Giulio Ciccone e la Maglia Rossa Kenny Elissonde, poi accodatisi ai migliori in un momento di calma.
Negli ultimi 15 chilometri altra accelerazione devastante portata dalla Deceuninck Quick-Step, i fuggitivi sono riusciti a resistere al meglio alla rincorsa del gruppo sulle rampe dell’ascesa finale, con la Ineos Grenadiers che l’ha approcciata a velocità folli. Il danese Nielsen in solitaria con gran coraggio è riuscito stoicamente a giungere a braccia alzate sul traguardo, difendendosi dallo sprint di un rimontante Primoz Roglic (Jumbo Visma), in arrivo a tripla velocità, costretto ad accontentarsi della maglia rossa (si era staccato precedentemente infatti Elissonde).
Da sottolineare alle spalle dello sloveno uno strepitoso Andrea Bagioli (Deceuninck Quick Step), nella top 5 anche Aleksandr Vlasov (Astana Premier Tech) ed Enric Mas (Movistar). Distacchi minimi tra i big, con Roglic che ha guadagnato una manciata di secondi su tutti, più lontano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a 25”, che ha anticipato di poco Fabio Aru.
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