Primoz Roglic fa il passo probabilmente decisivo per mettere nella personale bacheca la terza Vuelta a España della sua carriera. Lo sloveno della Jumbo-Visma si porta a casa la diciassettesima tappa della corsa spagnola, la Unquera-Lagos de Covadonga di 185,8 chilometri, firmando la sua personale tripletta con prima e undicesima tappa e reindossando la maglia rossa.
Nella salita finale Roglic ha distanziato l’uomo che ha acceso la corsa nell’ascesa de La Collada Llomena, Egan Bernal (Ineos-Grenadiers); il colombiano non tiene le ruote del campione olimpico a cronometro e arriva al settimo posto, nel gruppetto degli uomini di classifica regolato da Sepp Kuss (Jumbo-Visma). Terzo posto invece per Miguel Angel Lopez (Movistar), tengono anche Enric Mas (Movistar) e Jack Haig (Bahrain-Victorious).
Lo sloveno arriva in zona mista con il sorriso sulle labbra: “Oggi si è rischiato, i rischi ci sono sempre ciclismo. Una giornata bellissima, non solo per la vittoria. Quando Bernal ha attaccato ho pensato di seguirlo subito. Eravamo lontani dal traguardo, ma ho visto che l’azione era buona. Abbiamo dato spettacolo“.
Roglic torna su quando è riuscito a staccare il colombiano: “Sono andato via del mio ritmo, poi Egan non è più riuscito a seguirmi. Quella di oggi è probabilmente la mia esibizione alla Vuelta più bella in questi tre anni. A parte un po’ di pioggia, è una giornata indimenticabile“. Ma per il leader della corsa la Vuelta non è ancora finita: “Domani ci sarà la tappa regina. Vediamo dopodomani come saremo messi”.
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