Simon Yates ha vinto la terza ed ultima tappa della Vuelta Asturias, 122 km particolarmente mossi da Cangas del Narcea a Oviedo. Il britannico si è reso protagonista di uno spettacolare attacco in salita, interpretando al meglio l’arcigna salita del Violeo. L’alfiere del Team BikeExchange si è scatenato lungo i 3 km al 9,7% km ed è andato via in solitaria quando mancavano una dozzina di chilometri al traguardo.
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Il 29enne, vincitore della prima tappa e ieri andato letteralmente in crisi, ha poi rilanciato l’andatura in discesa, non si è fatto intimorire dal muro di Olivares (800 metri al 9,8%) ed è giunto all’arrivo tutto solo. Il gruppetto alle spalle del vincitore è stato regolato dall’ottimo Vincenzo Albanese (Eolo Kometa, già secondo due giorni fa). Simon Yates si lancia così verso il Giro d’Italia, che scatterà venerdì da Budapest: il suo obiettivo è quello di battagliare per la maglia rosa dopo il terzo posto della passata stagione.
Il colombiano Ivan Ramiro Sosa ha conquistato la classifica generale. Il 24enne ha portato a casa il sesto sigillo in una breve corse a tappa (spiccano la doppietta alla Vuelta Burgos nel 2018-2019 e il Tour de la Provence nel 2021). Il ciclista della Movistar si era imposto nella frazione di ieri davanti al nostro Lorenzo Fortunato e oggi è riuscito a difendere brillantemente la maglia di leader, pedalando in maniera convincente sul Violeo dove è transitato davanti al nostro portacolori.
Lorenzo Fortunato è poi rientrato in discesa, ma non è chiaramente riuscito ad attaccare il primato del sudamericano e ha concluso in seconda posizione con un ritardo di 15 secondi. Si tratta comunque di un ottimo risultato per il 25enne della Eolo Kometa, che lo scorso anno trionfò sullo Zoncolan al Giro d’Italia e che appare in ottima forma proprio in vista dell’imminente Corsa Rosa.
Ad animare la giornata sono stati i quattro fuggitivi da lontano: Ibon Ruiz (Equipo Kern Pharma), Unai Iribar (Euskalte-Euskadi), Angel Madrazo (Burgos BH) e Roberto Gonzalez (Java Kiwi Atlantico). Il gruppo li ha ripresi quando mancavano una ventina di chilometri al traguardo; l’ultimo a desistere è stato Madrazo, capace di passare in prima posizione al traguardo intermedio.
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