E’ caos intorno a Zwift, la famosa piattaforma di e-sport che permette la pratica del ciclismo indoor, sfidando a distanza altri appassionati attraverso una connessione internet e un televisore. Secondo quanto riporta CyclingTips, due atlete sono stati recentemente bandite dalle gare online dopo aver modificato i dati di gara, “portando discredito allo sport”.
Dal 18 al 25 Gennaio 2025 in Costa Blanca
Pedala con Riccardo Magrini, Luca Gregorio e Wladimir Belli
i commentatori del cisclimo su Eurosport Italia
Scopri di più
Le persone squalificate sono Antonina Reznikov e Selma Trommer, che non potranno gareggiare fino a metà luglio 2021, dopo che le sanzioni di sei mesi sono state comminate rispettivamente l’11 e il 18 gennaio.
Reznikov, che pratica l’Ironman e che è arrivata terza ai campionati nazionali israeliani su strada lo scorso anno, è stata bandita per aver alterato i suoi dati di potenza da un evento della Zwift Racing League in cui si è classificata quarta. “I sistemi automatizzati di Zwift hanno identificato che i dati registrati dal misuratore di potenza potrebbero essere stati modificati“, ha riportato la Zwift Performance Verification Board.
“Un’analisi dettagliata da parte di Zwift dei dati del ciclista ha rilevato che i valori di potenza presentati erano superiori del 32% rispetto ai valori registrati originariamente. Zwift ha discusso il problema con il ciclista e, sebbene inizialmente negasse di aver modificato il file, alla fine ha riconosciuto di aver effettivamente modificato i propri dati di potenza prima di inviarlo a Zwift.”
La Trommer si è invece piazzata decima ai campionati tedeschi su strada lo scorso anno, e ha attirato l’attenzione dei “sistemi automatizzati di Zwift” per lo stesso motivo della Reznikov. In questo caso, “i valori di potenza inviati erano del 9% superiori ai valori registrati originariamente.”
La Reznikov e la Trommer si uniscono ad altri due corridori che stanno attualmente scontando una squalifica per aver falsificato o modificato i propri dati di gara, Shanni Berger e Lizi Duncombe.
©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine