Che ci faceva ieri Erwin Vervecken, l’ex campione belga di ciclocross, vincitore di tre mondiali nel fango (nel 2001, 2006 e 2007) in bici gravel tra le colline del Valdobbiadene – Conegliano?
Tra un prosecco Docg e l’altro, l’hanno visto pedalare assieme (pare) a Massimo Panighel, organizzatore trevigiano di gare di mountain bike. Con loro anche l’altro ex campione del mondo di ciclocross e di mountain bike, il friulano Daniele Pontoni, ora commissario tecnico della nazionale di ciclismo di ciclocross e gravel.
Una gita ferragostana per assaporare le bellezze del territorio e anche l’enogastronomia del territorio. Del resto sulle Colline patrimonio Unesco dove si coltiva il vino più bevuto al mondo c’è molto da fare.
E tra le attività è contemplata anche quella di disegnare un percorso gravel per disputare un mondiale. Insomma un sopralluogo tecnico con tutti i crismi dell’ufficialità per decidere se assegnare la seconda edizione della gara iridata alla Marca Trevigiana, dopo “l’affaire Pozzato” saltato per mancanza di certezze organizzative.
E che si sarebbe dovuto correre sull’altipiano di Asiago. Il tutto certificato da un comunicato della federciclismo che recita così: “In merito ai Campionati del Mondo Gravel 2023, la Federazione ricorda che l’assegnazione e la revoca dei Campionati del Mondo è di esclusiva pertinenza dell’UCI. E riguardo alla revoca dell’organizzazione dei Campionati del Mondo Gravel 2023 alla PP Spot Events è stata comunicata alla stessa società organizzatrice dall’Uci e, per conoscenza, alla Federciclismo italiana. E’ vero che la Federazione Ciclistica Italiana, preso atto della decisione dell’UCI, si è prontamente attivata affinché l’organizzazione dell’evento non fosse destinata altrove, ovvero al Veneto”.
Lunedì sera tra Massimo Panighel, il comitato provinciale della Fci e la Ciclistica Treviso si è tenuta una riunione operativa prodromica al sopralluogo della Uci.
Pare che l’ex tre volte iridato Erwin Vervecken sia rimasto entusiasta del tracciato disegnato dai trevigiani e che si snoderebbe su un anello di cinquanta chilometri da ripetere tre volte per un totale di massimo di 160 chilometri di gara. Su e giù per le colline dove si coltiva il prosecco Docg, con partenza, pare, da Pieve di Soligo e arrivo nello stesso posto, con un tracciato altamente spettacolare con la planata ad esempio dal San Vigilio a Col San Martino, nel comune di Farra di Soligo, sul tracciato del Trofeo Piva, ma andando per campagne.
Ieri sera, in un noto locale del Quartier del Piave particolarmente sensibile al mondo delle due ruote, si sarebbe tenuta una seconda riunione operativa in attesa del decisivo sopralluogo di oggi per definire il tracciato e definire i costi che si aggirerebbero su un totale di 300 mila euro.
Poi si sa che ai corridori piace bere, soprattutto i vini veneti. E che siano molto graditi a Thomas Pidkock, neo campione del mondo di mtb su bici Pinarello e così Pauline Ferrand Prevot, anche lei iridata in mtb su Pinarello, al pari di Van Aert, Mathieu Van der Poel, terzo lo scorso anno a Cittadella e Marianne Vos. E pare che questi campioni alla notizia del mondiale gravel sulle colline trevigiane patrimonio dell’umanità abbiano già stappato le bottiglie di prosecco Docg, interessati ad essere al via.
A cura di Tina Ruggeri – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata