Mona Mitterwallner e Andreas Seewald vincono il 2021 UCI MTB Marathon World Championships, il mondiale marathon più duro e spettacolare della storia!.
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In molti lo hanno già definito “il mondiale più spettacolare della storia dell’XCM” sicuramente il più duro, a detta di tutti gli atleti, il 2021 UCI MTB Marathon World Championships è già nella storia!
L’Isola d’Elba ha vissuto una giornata di sport che resterà nella memoria di tutti coloro che hanno assistito dal vivo, e probabilmente anche di quelli che lo hanno seguito con le immagini televisive.
Già in partenza si respirava aria di grande evento e alla chiamata degli atleti il folto pubblico era in visibilio, raggiungendo il picco allo scandire del nome di Nino Schurter.
Alle 8:30 la partenza degli uomini, con 118 atleti al via, in rappresentanza di 27 nazioni.
Alle 8:40 è stata la volta delle donne, con 55 atlete per 22 nazioni.
115 km con 4.700 metri di dislivello per gli uomini, su tre giri, 85 km con 3.200 metri di dislivello per le donne, su due giri. Due gare senza respiro, un lunghissimo cross country.
La formula su più giri si è rivelata sicuramente azzeccata. Ha reso altamente spettacolare anche la disciplina marathon, che normalmente è penalizzata dai lunghi tempi d’attesa. Chi era a Capoliveri ha potuto assistere a molti passaggi degli atleti, con spostamenti limitati. Sono stati da brividi quelli dal “Muro della Leggenda” con gli atleti avvolti tra due ali di folla, incitati ad acclamati ad ogni passaggio.
La gara maschile ha visto una fuga iniziale di Andri Frischknecht, il figlio di Thomas, vincitore del primo titolo della disciplina XCM a Lugano, nell’ormai lontano 2003.
Esaurita la sua fuga, il comando è stato preso dal campione europeo, il tedesco Andreas Seewald, che ha tentato una fuga solitaria. Dopo circa un’ora, su di lui è rientrato un gruppo, che comprendeva anche Nino Schurter, Arias Cuervo e due italiani, Fabian Rabensteiner e Juri Ragnoli.
A tre quarti di gara è Ragnoli a tentare la fuga, con lui il portoghese Dias e ad inseguire, Rabensteiner, Schurter e Arias Cuervo.
Ragnoli, Schurter e Rabensteiner si staccano dalla testa della corsa che, nei chilometri finali, si trasforma in una lotta a tre tra Seewald, Arias Cuervo e Dias.
Il tedesco spinge forte e solo Arias Cuervo riesce ad impensierirlo, mentre Dias si accontenta di amministrare la terza posizione.
Dopo 6 ore 2 minuti e tre secondi è Seewald a transitare sul traguardo, accolto da una folla incredibile. Arias Cuervo chiude in seconda posizione e Dias completa il podio di una gara stellare. Il primo degli italiani è Samuele Porro, che chiude ottavo.
Andreas Seewald, GER, medaglia d’oro
“Questa gara è stata la più brutale di sempre. Ero preoccupato per le discese e la concorrenza degli atleti cross country puri. Il primo giro perciò per me era il più stressante. Sono andato troppo forte e ho pagato al secondo giro. A questo punto mi sono ricordato di ciò che Nino Schurter aveva detto al suo compagno di squadra, Andri Frischknecht, dopo che era retrocesso dalla prima posizione, cioè di stare tranquillo (cool) e procedure.”
Diego Arias Cuervo, COL, Medaglia d’argento
“Sono molto soddisfatto della mia prestazione. Penso di essere stato uno dei pochi
atleti a utilizzare una front su questo percorso ,che era molto duro. Ho cercato sempre di tenere il ritmo dei big. Quando avevo capito di poter salire sul podio, alla fine non ho più forzato per raggiungere Seewald, ma ho pensato a difendere la seconda posizione. Quando le gambe non vanno più, la volontà da sola non basta per rimontare. Essere arrivato secondo mi rende molto felice. Per me è il coronamento di una stagione molto regolare. Arrivare alla fine mantenendo un’ottimo stato di forma è stato molto bello. Dovermi caricare della responsabilità di rappresentare la mia nazione e fare bene dopo l’infortunio di Leo Paez non era facile.”
Josè Diaz, POR, medaglia di bronzo
“Al primo giro ho provato a seguire il gruppo dei più forti. Il ritmo era molto alto. La corsa si è poi aperta tra il secondo e terzo giro. Ho tentato sempre di stare davanti. Negli ultimi dieci chilometri ho deciso di amministare il mio vantaggio sul quarto e di portare a casa la medaglia.”
Classifica maschile
1. Seewald Andreas 6:02.03,3 Germany
2. Arias Cuervo Diego Alfonso 6:04.27,7 Colombia
3. Dias Jose 6:07.34,6 Portugal
4. Alleman Wout 6:11.30,6 Belgium
5. Stutzmann Marc 6:11.47,9 Swizzerland
6. Markt Karl 6:13.08,0 Austria
7. Swenson Keegan 6:14.36,6 United States of America
8. Porro Samuele 6:15.52,1 Italy
9. Ferreira Tiago 6:16.07,6 Portugal
10. Mantecon Gutierrez Sergio 6:16.53,6 Spain
La gara femminile ha incoronato un immenso talento della mountainbike. La giovanissima austriaca Mona Mitterwallner, classe 2002, dopo il titolo mondiale XCO Under23, si è aggiudicata anche quello assoluto XCM. Il giovane talento austriaco ha preceduto, la polacca Maja Wloszczowska, alla sua ultima gara di carriera, lei che aveva vinto, nel lontano 2003 il primo titolo della disciplina a Lugano, quando la Mitterwallner aveva solo un anno.
E’ stata proprio la polacca ad animare le prime fasi di gara, con un tentativo di fuga, annullato proprio dalla Mitterwallner con la svizzera Alessandra Keller e l’australiana Rebecca Mcconnell. Dietro di loro le due azzurre Giada Specia e Marika Tovo, autrici di ottime prestazioni.
Nel finale la lotta per la vittoria si è ristretta all’esperta polacca e la giovanissima austriaca, con quest’ultima che nel finale si è imposta con una sicurezza imbarazzante.
Il podio è stato completato dalla spagnola Natalia Fischer Egusquiza.
Eccezionale anche la prestazione di Giada Specia, che ha chiuso quarta, le è mancato solo un pizzico per raggiungere un podio che sarebbe stato davvero un sogno per lei.
Ottima la prestazione anche della campionessa italiana in carica, Marika Tovo, che ha chiuso in nona posizione.
Mona Mitterwallner, Austria, medaglia d’oro
“Questa gara è stata più che dura. Maja era molto forte nelle discese, ma non sapevo quanto forte fosse alla fine…. Mentalmente è stata la mia gara più dura di sempre. Sono riuscita a focalizzarmi su tutte le gare della stagione. Questo è solo possibile se ci si riesce anche a divertire. Durante tutta la stagione non ero mai scontenta. Metto tutta la mia energia mentale nello sport. Amo gareggiare in Italia, perché ho disputato la mia prima gara in Italia. Ho iniziato ad andare in mountain bike sei anni fa con mio padre. Cinque anni fa ho poi iniziato a fare gare. Ringrazio Maja di aver potuto correre con lei, per me è sempre stata una leggenda.”
Maja Wloszczowska, POL, medaglia d‘argento
“Era veramente dura, ma mi sentivo bene. Nel primo giro il ritmo era molto alto ed ero quarta. Non sapevo che Mona avesse forato. Al secondo giro il ritmo non era più così alto. Con questo mondiale finisce anche la mia carriera. Ho visto tante campionesse in tutti questi anni, correvo ancora con Paola Pezzo…. Sono soddisfatta perché posso dire di essere stata nel 2003 – a vent’anni – la prima campionessa del mondo della storia. Nel 2021, 2020 e 2018 ho vinto la medaglia d’argento. Sarebbe stato bello finire con un oro. Solo così avrei continuato la mia carriera….”
Natalia Fischer Egusquiza, ESP, medaglia di bronzo.
“La gara è stata molto dura. Al primo giro ho seguito un gruppo che andava troppo forte per me. Poi ho deciso di seguire il mio ritmo continuando a gareggiare nel gruppetto delle inseguitrici. Con questa tattica sono riuscita a vincere la medaglia di bronzo e sono molto contenta.”
Classifica femminile
1. Mitterwallner Mona 4:48.54,1 Austria
2. Wloszczowska Maja 4:50.07,4 Poland
3. Fischer Egusquiza Natalia 4:56.31,3 Spain
4. Specia Giada 4:59.32,8 Italy
5. Luethi Ariane 5:03.14,6 Switzerland
6. De Groot Robyn 5:03.38,0 South Africa
7. Keller Alessandra 5:05.26,9 Switzerland
8. Morath Adelheid 5:07.40,5 Germany
9. Tovo Marika 5:09.13,7 Italy
10. Mcconnell Rebecca 5:10.18,5 Australia
Ha presenziato, per ben tre giorni, anche il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, che ha potuto assistere al grande spettacolo offerto della mountainbike.
Maurizio Melis, Presidente del Capoliveri Bike Park, è orgoglioso di aver portato, grazie alla grande passione sua e di tutto il suo gruppo, l’Isola d’Elba alla ribalta mondiale, con un evento che, probabilmente, ha stabilito nuovi standard per l’XCM, rendendolo interessante anche per chi non ama la disciplina. I panorami mozzafiato, offerti da questa gara, hanno fatto da cartolina a un evento davvero unico.
Il 2021 UCI MTB Marathon World Championships, ha avuto un’ampia copertura televisiva, diffusa in diretta TV in Italia, Europa e molti paesi degli altri continenti.
Grazie a tutti, organizzatori, atleti, pubblico, amministratori e volontari, avete contribuito a uno spettacolo che ha emozionato il mondo!
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