Cresce un cauto ottimismo attorno alle condizioni della ciclista olandese Amy Pieters, vittima di un grave incidente rimediato a dicembre durante un allenamento. L’atleta del Team SD Worx, risvegliatasi soltanto ad aprile, sta affrontando un lungo percorso di riabilitazione il cui esito è ancora incerto.
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Il padre di Pieters segue ormai da tempo tutte le fasi del recupero; nella giornata di ieri ha fornito aggiornamenti importanti sulla situazione della figlia, quattro volte Campionessa iridata tra pista e strada, confidando dettagli non secondari al quotidiano Nos.
Queste le sue parole: “Si è svegliata ad un livello molto basso, poi c’è stata una piccola reazione da parte sua. Lentamente è migliorata in questi mesi. Prima ha dovuto imparare a respirare in autonomia, dopo a mangiare e adesso mangia del tutto con noi. Il prossimo passo sarà iniziare a parlare”.
Ci sono progressi graduali – continua – Adesso nel week-end è a casa, questa è una bella cosa per lei, si vede. Capisce sempre di più quando le chiedi qualcosa. Poi con un cenno del capo dice sì o no. Si vede anche che ha sempre di più una sua volontà. A volte dice di no”.
Il futuro rimane comunque piuttosto incerto: “Non possiamo fare nulla per il cervello, ci hanno detto. Deve succedere da sé. Le connessioni devono essere ristabilite e questo richiede del tempo. Ci hanno detto che se dieci pazienti arrivano con la stessa ferita, possono andarsene in dieci modi diversi”.
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata